La sfida del trasporto intermodale secondo Contship

Contship è da sempre sinonimo di intermodalità e integrazione. Come si traduce oggi questo modello nel vostro approccio operativo?

Il Gruppo Contship ha sviluppato un modello integrato verticale, che opera sull’intera catena logistica, dai porti fino alla destinazione finale: il controllo diretto degli asset, attraverso le diverse società del gruppo, consente di garantire continuità operativa, tracciabilità dei flussi e monitoraggio delle performance lungo tutta la supply chain. È un sistema che combina capacità portuale, soluzioni intermodali e servizi a valore aggiunto. Così applicata, l’integrazione verticale non si trasforma in esercizio di controllo, ma diventa un modo per orchestrare una catena del valore sempre più complessa. Significa mettere in connessione porti, terminal ferroviari, operatori di trazione, servizi doganali e digitali, traducendosi in un’unica logica industriale che punta a ridurre tempi, costi e impatti ambientali. In altri termini: non è una chiusura del sistema, ma un sistema che si apre alla collaborazione tra attori diversi, purché guidato da principi di trasparenza e accesso equo.

Il modello Contship: come è disegnato in ottica di ecosistema integrato?

Abbiamo cercato di rendere concreta questa visione. Contship è un operatore che integra porto, ferrovia e logistica terrestre. Abbiamo costruito una rete di asset che dialogano tra loro: Rail Hub Milano, ad oggi uno dei più grandi terminal ferroviari in Europa, il terminal gateway di La Spezia, e abbiamo anche sviluppato una serie di iniziative collegate alla digitalizzazione e all’ottimizzazione dei flussi ferroviari. A questo si aggiunge la componente ferroviaria con Oceanogate e quella doganale e digitale con le due società STS e driveMybox, che completano la catena di valore. Quello che stiamo costruendo è un ecosistema intermodale, connesso ai grandi corridoi europei e capace di integrare innovazione tecnologica, efficienza operativa e sostenibilità ambientale, garantendo un sistema affidabile e a basse emissioni.

railhub milano

Che sfide e ruolo vede nel il trasporto ferroviario nel modello Contship e, più in generale, nel Sistema Italia?

La sfida del trasporto ferroviario merci non è solo una questione tecnica o infrastrutturale, oggi l’intermodalità deve essere una scelta di un modello di sviluppo per il Paese. E oggi, con l’emergenza climatica che ci impone azioni immediate, questa scelta diventa ancora più urgente e strategica. Il ferro rappresenta certamente un pilastro della catena logistica, ma non deve essere l’unico. La vera sfida diventa quindi integrare — non contrapporre — le diverse modalità di trasporto. Come Contship vogliamo è contribuire alla trasformazione culturale e industriale del settore: integrazione verticale, digitalizzazione e sostenibilità non sono slogan, ma leve concrete per costruire una logistica moderna. Per questo investiamo in infrastrutture, ma anche sulle persone, le tecnologie e i processi, perché siamo convinti che l’evoluzione del Sistema Italia passi da un approccio condiviso, in cui pubblico e privato collaborano per rendere la catena logistica sempre più efficiente e sostenibile.

Che ruolo ha la tecnologia nella vostra offerta?

L’integrazione verticale, oggi, non può prescindere dalla trasformazione digitale: anche la stessa efficienza del ferro non è più solo una questione di rotaie, ma anche di dati. Lo stesso terminal ferroviario è passato dall’essere un punto di scambio a un vero e proprio nodo digitale, dove convergono informazioni su traffici, treni, container, dogane e clienti. L’automazione, gli algoritmi predittivi, le piattaforme per la prenotazione degli slot e i sistemi OCR per il riconoscimento dei mezzi stanno rivoluzionando il modo di gestire i flussi, e non possiamo farci cogliere impreparati. Per questo motivo come azienda stiamo investendo nella digitalizzazione dei gate, nella programmazione predittiva dei convogli e nell’integrazione delle nostre piattaforme IT con quelle dei partner industriali. Il risultato? Una filiera più fluida, meno soggetta a inefficienze e capace di offrire ai clienti trasparenza, tracciabilità e affidabilità in tempo reale.

Guardando al futuro, quali sono le priorità di Contship per l’offerta di soluzioni in ambito trasporto ferroviario?

Stiamo lavorando per continuare a espandere la nostra rete intermodale, rafforzando le connessioni con i principali corridoi europei e ampliando al contempo il portafoglio di servizi, in un’ottica di maggiore flessibilità e integrazione. Siamo convinti che investire nell’intermodalità significhi investire nel futuro. Ogni treno che viaggia al posto di cento camion non è solo una scelta ecologica, ma un vero e proprio atto di responsabilità verso il Paese, le imprese e le generazioni che verranno. La stessa transizione ecologica non sarà possibile senza una transizione logistica. E proprio in questo passaggio il ferro è, e deve essere, il protagonista. In quest’ottica, continueremo a promuovere modelli di integrazione industriale che creino valore condiviso, innovazione e lavoro qualificato, affinché l’integrazione verticale non rimanga fine a se stessa, ma generi valore per il sistema, non solo per chi la realizza: solo così possiamo davvero moltiplicare il valore del ferro.
La sfida che abbiamo davanti non è soltanto infrastrutturale: è fatta di visione e collaborazione, per costruire insieme un ecosistema logistico competitivo, flessibile e aperto al futuro.

oceanogate