Circle Group, dalla quotazione all’obiettivo Star, digitalizzando la logistica intermodale europea

Sono passati sette anni dalla quotazione di Circle Group a Piazza Affari, da quando il 26 ottobre del 2018 la società ha compiuto un salto decisivo per la sua crescita complessiva. Guardando a questo percorso, quali sono stati i traguardi più significativi che hanno definito il gruppo, e come è cambiata Circle in questi anni? “Scegliere un singolo traguardo è sempre difficile, ma l’integrazione di un’importante realtà come il ramo d’azienda di Telepass Innova, che oggi opera come eXyond srl, ha rappresentato un salto dimensionale enorme”, racconta Luca Abatello, presidente e ceo di Circle Group. “Grazie a questa operazione di acquisizione, abbiamo registrato una crescita significativa del 62% nel valore della produzione, portandolo a 21,4 milioni di euro al 31 dicembre 2024, con un backlog in crescita del 109%. Siamo estremamente soddisfatti di come eXyond si sia integrato. Questo ha rafforzato in modo cruciale la componente truck, ma ha anche generato sinergie fondamentali per il sistema logistico italiano. Ad esempio, siamo tra i primi tre progetti pilota a livello continentale per l’attuazione del regolamento eFTI (electronic Freight Transport Information), in base al regolamento europeo 2020/1056, che ci porterà all’applicazione definitiva il 9 luglio 2027. Questa normativa darà a tutte le imprese il diritto di gestire la documentazione del trasporto merci in formato completamente digitale. Stiamo guidando i test e gli affinamenti normativi per accompagnare le imprese in questa complessa transizione verso un unico dataset informativo, a cui si deve adeguare anche la pubblica amministrazione”.

L’innovazione passa anche dal supporto pubblico. In che modo Circle Group sta capitalizzando le opportunità offerte dai fondi PNRR, e in particolare dal bando LogIN Business? “L’Italia è uno dei primi piloti per l’eFTI”, prosegue Abatello, “e stiamo assistendo alla concretezza di questa spinta digitale con il Bando Il ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha messo a disposizione 157 milioni di euro di fondi Pnrr per la digitalizzazione della catena logistica. Questo è un finanziamento cruciale per rendere il trasporto merci nazionale più competitivo a livello europeo. Circle Group partecipa attivamente come partner tecnologico operativo, supportando le imprese (tra cui 8.350 beneficiari) nell’accesso a questi fondi per la realizzazione di progetti di digitalizzazione, come l’acquisto di piattaforme per il dialogo informatizzato e per la dematerializzazione documentale (e-CMR). È una grande opportunità per le aziende di accedere a tecnologie avanzate per l’intermodalità e la sostenibilità con un cofinanziamento fino al 40%”. 


Oltre alla crescita per linee esterne e ai progetti nazionali, la vostra proiezione europea è gestita tramite la business unit Magellan Circle. Quali risultati ha conseguito questa divisione e in che modo si lega al core business software? “L’anima della consulenza e degli affari europei mantiene un legame fortissimo con il core business tecnologico”, risponde Alexio Picco, managing director del gruppo genovese. “Siamo partiti come consulenti della Commissione Europea, in particolare sul Regolamento 10/56, e questo posizionamento ci supporta in maniera sostanziale nello sviluppo del mercato. Attualmente, siamo impegnati in circa 30 progetti EU (tra cui l’importante progetto eFTI4EU) che coinvolgono circa più di 200 partner e 15 stati membri. La nostra esperienza ci ha permesso di mantenere un success rate molto elevato, pari a circa due terzi sui bandi comunitari. Questo lavoro non solo ci posiziona come leader nella consulenza sul Green Deal e l’innovazione, ma ci consente di generare in anticipo soluzioni e sistemi tecnologici proprietari da replicare in Italia e in tutta Europa”.

circle group genova

Con un team sempre più vasto e pan-europeo, come state affrontando la sfida di integrare le nuove generazioni e l’impatto dell’intelligenza artificiale sulla consulenza? “La nostra crescita ci ha portato a riunire un team di Project Manager sempre più articolato per nazionalità, esperienze e soprattutto età. Questa differenza culturale e generazionale è incredibilmente arricchente. L’AI sta già cambiando il nostro approccio alla consulenza. Le nuove generazioni non dovranno più imparare le competenze tradizionali del consulente junior – la base che usavamo un tempo. Stiamo vedendo junior che sviluppano tool software analizzando il problema e risolvendolo senza conoscere il coding. Il futuro della consulenza vedrà i giovani crescere con competenze diverse, sfruttando l’AI per l’efficienza, liberando tempo per la sperimentazione e un approccio innovativo, mantenendo sempre l’approccio da azienda fortemente innovativa che ci contraddistingue”.

Dopo sette anni e numerosi successi, arriva anche il momento di fare piani per il futuro. Quali sono quelli del gruppo? “La nostra visione è chiara e strutturata, con un aggiornamento costante del piano strategico Connect 4 Agile Growth. Guardando al 2029/2030, l’ambizione è di trasformare Circle in un polo aggregativo di eccellenze europee, magari realizzando il passaggio al segmento Star della Borsa. L’obiettivo finanziario è raggiungere un fatturato complessivo superiore a 50 milioni di euro. Attualmente siamo circa 170 persone e puntiamo a una crescita strutturata. Il nostro futuro è come un gruppo paneuropeo che possa unire le realtà federative e sostenibili, completando un gruppo che abbia nell’efficientamento della catena logistica intermodale e nella transizione green il suo principale vettore di risultati concreti e certi”.

Leonardo Parigi