Il mare, da terra. Quali sono i nuovi terminal passeggeri in Italia e nel Mediterraneo

La Puglia rafforza la sua posizione nel panorama crocieristico del Mediterraneo con la firma della concessione decennale per la gestione dei servizi nei porti di Bari e Brindisi. A siglare l’accordo, presso la banchina 10 del porto di Bari, sono stati lo scorso 26 giugno il commissario straordinario dell’autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale, Ammiraglio Vincenzo Leone, e Gianluca Suprani, presidente della Bari-Brindisi Cruise Terminal, società controllata da Msc. La concessione, valida per dieci anni, include la gestione di terminal passeggeri, aree di accoglienza e parcheggi, lasciando invece le banchine operative sotto il controllo pubblico. L’intesa prevede un piano di investimenti iniziali pari a 2,2 milioni di euro, con una possibile estensione a 4,5 milioni nel caso venga attivata l’opzione di prolungamento legata alla costruzione di un secondo terminal nel porto di Brindisi, nella zona di Sant’Apollinare.

Le previsioni tracciano un trend di crescita solid. Entro il 2030, gli scali a Bari dovrebbero raggiungere quota 232, mentre quelli a Brindisi toccheranno gli 84 approdi. Una tendenza destinata a rafforzarsi ulteriormente entro il 2034, con 254 scali previsti a Bari e 104 a Brindisi. Secondo l’Ammiraglio Leone, l’arrivo di un operatore internazionale con una visione industriale di lungo periodo rappresenta un catalizzatore per la crescita dell’economia del territorio e per il consolidamento dei traffici turistici marittimi. “Questo accordo ha sottolineato segna un passaggio fondamentale verso una gestione integrata e competitiva del traffico crocieristico”. Un entusiasmo condiviso anche da Pierfrancesco Vago, presidente esecutivo della divisione crociere di Msc Group, che ha evidenziato come “questi investimenti siano fondamentali per valorizzare l’offerta turistica della Puglia, trasformando i suoi porti in punti di riferimento strategici per l’intero bacino del Mediterraneo orientale”.

L’accordo rappresenta un passo chiave nella ridefinizione dei porti pugliesi come piattaforme logistiche avanzate e destinazioni turistiche ad alto potenziale, in linea con le dinamiche di crescita che stanno caratterizzando l’intero comparto crocieristico del Mediterraneo. Ma gli investimenti nella regione, per quanto riguarda anche i servizi di terra ai passeggeri, sono molteplici. Con il completamento delle ultime fasi di collaudo, il porto storico di Messina si prepara a inaugurare il suo nuovo terminal passeggeri. I lavori, avviati nel settembre 2024 e conclusi nell’aprile di quest’anno, consentiranno alla città di offrire un nuovo spazio per gli imbarchi che si svilupperà su tre aree funzionali. Diverso il progetto, ma analoga visione a Venezia, dove lo scorso aprile è stato ufficializzato l’acquisto dell’area che ospiterà il nuovo terminal crociere di Canale Nord. L’operazione vale 16 milioni circa, e il sito posto sul Canale Nord si aggiunge alla superficie acquistata a ottobre dall’Autorità portuale, che avrà così a disposizione in totale 10 ettari e gli edifici presenti.

L’avvio dei lavori del nuovo terminal a Ravenna

L’area in questione è stata individuata dal governo come nuova sede del Terminal passeggeri, dotato di due approdi temporanei per le navi entro i 300 metri che accederanno poi al Canale Malamocco-Marghera. Nel sito sono già partiti i lavori per la realizzazione degli impianti per l’elettrificazione del terminal, con un impegno di spesa da 18,5 milioni per l’appalto affidato a Webuild Group. Previste anche opere di marginamento per la messa in sicurezza ambientale dell’area. L’importo dei lavori stimato ammonta a oltre 67 milioni di euro e si prevede la piena operatività del nuovo Terminal passeggeri e delle banchine nella stagione crocieristica 2028. Inoltre, nei circa 40 mila metri quadrati rilevati da Apv Investimenti, l’Adsp prevede la realizzazione di un parcheggio a prevalente servizio dell’attività crocieristica. Intanto, il porto di Ravenna guarda al futuro, con il cantiere per il nuovo terminal crociere di Porto Corsini. Royal Caribbean, già partner consolidato, ha programmato per il 2026 circa 30 scali in modalità home port per un totale stimato di oltre 200.000 crocieristi. A questa si aggiunge la novità rappresentata da Norwegian Cruise Line, che ha inserito Ravenna tra le sue destinazioni strategiche con 26 accosti confermati e circa 150.000 passeggeri attesi per il prossimo anno, quando dovrebbe sorgere l’infrastruttura da 10.000 metri quadrati.

Leonardo Parigi