Un ambizioso piano di investimenti con una quota di oltre 3 miliardi di euro. Questa la strategia di crescita per Mercitalia Logistics, capogruppo del Polo Logistica del gruppo Fs, presentato dall’ad Sabrina De Filippis all’ultima edizione di Innotrans 2024, in occasione della presentazione delle locomotive Dual Shunter 2000. Una strategia che guarda a un orizzonte di circa 7 anni, mentre l’80% dei fondi sarebbe dedicato al rinnovo dei locomotori e dei carri, con un obiettivo generale di ammodernamento della flotta e riduzione dell’impatto ambientale. Questo grazie all’utilizzo di combustibile diesel di ultima generazione Hvo green, che consentirebbe una riduzione delle emissioni di CO2 di oltre il 90%. De Filippis ha sottolineato anche l’importanza del rilancio del settore della logistica grazie a un nuovo approccio collaborativo tra le diverse modalità di trasporto, con il valore strategico dell’intermodalità.
Se in italia la quota di trasporto intermodale è stabile all’11%, l’Europa nel suo complesso arriva al 17%, con una Svizzera in cima alla classifica con il 70% del trasporto merci grazie all’utilizzo del settore ferroviario. L’obiettivo italiano è quello di arrivare a una quota decisamente superiore, pari al 50%, entro la metà del secolo, e per raggiungere il traguardo Mercitalia Logistics punta ad avere locomotori interoperabili che possano operare oltre confine. Dopo aver acquistato il 25% del terminal di Duisburg, adesso guarda con interesse ai mercati di Francia e Spagna.
I collegamenti intermodali con i porti
Alla fine dello scorso luglio il Polo Logistica del gruppo Fs e il porto di Ravenna avevano siglato un protocollo d’intesa per promuovere l’integrazione digitale tra il Pcs (Port Community System) dell’AdSP e i sistemi tecnologici dell’azienda. L’intesa permetterà di avviare uno scambio informatico di dati relativi ai servizi di trasporto ferroviari che si originano o arrivano nel porto di Ravenna. La comunicazione tra i sistemi informativi e digitali delle due realtà permetterà una migliore programmazione e gestione delle operazioni ferroviarie dei vari attori coinvolti nella filiera, velocizzando i processi sia operativi, come manovre o operazioni di carico e scarico, sia commerciali dedicati alle spedizioni, come le lettere di vettura.
“Questo protocollo si colloca nell’ambito delle azioni che l’Autorità Portuale sta mettendo in campo per garantire servizi ferroviari più rapidi ed efficienti. Il porto di Ravenna ha raggiunto il numero di 9.000 treni all’anno e avere la possibilità di uno scambio di dati relativi al trasporto ferroviario è indispensabile per la gestione ottimale di questo traffico”, commentava Daniele Rossi, presidente del porto adriatico.
Così come Ravenna, anche altre autorità di sistema portuale continuano a puntare fortemente sul trasporto ferroviario. Il caso della Spezia è emblematico, e la quota di trasporto intermodale punta a crescere ancora. Come sottolineato dall’annuncio del viceministro del Mit Edoardo Rixi, che proprio alla kermesse di Berlino ha annunciato: ““Le prime due locomotive da manovra Dual Shunter 2000 del Polo logistica del gruppo Fs saranno fornite già a novembre al porto della Spezia. Si tratta delle prime in assoluto in Italia con doppia alimentazione diesel ed elettrica, per i servizi di manovra all’interno del terminal e fino al retroporto”.
Lo scorso giugno, invece, la controllata del gruppo Fs aveva firmato un contratto con Alstom per la fornitura di 70 nuovi locomotori Traxx Universal, con un servizio di manutenzione completo garantito per 12 anni. Un accordo da 323 milioni di euro, che include inoltre l’opzione per la fornitura di altri 30 locomotori e l’estensione dei servizi di manutenzione.