“La nuova diga è un’opera fondamentale per lo sviluppo concreto della nostra città. Genova si candida a diventare un centro di gravità per le grandi navi e un grande hub logistico per il commercio in Europa. La nuova diga consentirà l’ingresso nel porto di Genova delle grandi navi portacontainer, lunghe oltre 400 metri e larghe 60 metri, e delle navi da crociera World Class e permetterà al porto del capoluogo ligure di competere con i maggiori porti europei”.
Il vicepresidente di Federlogistica, Davide Falteri, non ha dubbi e mette al centro l’importanza delle infrastrutture, puntando sulla nuova diga per accrescere le potenzialità soprattutto del mondo crocieristico, che ha visto Genova recentemente capitale europea grazie all’ospitalità della manifestazione internazionale di settore Clia Cruise Week. Secondo un recente report pubblicato dalla stessa associazione di settore, nel 2024 in Italia si potrebbe superare la quota di 14 milioni di passeggeri movimentati (tra imbarchi, sbarchi e transiti), e i 60 porti crocieristici della penisola registreranno oltre 5.200 approdi.
Un elemento confermato se si guarda agli investimenti delle compagnie che nei prossimi cinque anni spenderanno circa 34 miliardi di euro per il varo di 55 nuove navi. Il 98% di questi investimenti avverrà in Europa”. Secondo una recente stima invece di Cemar, la Liguria è la seconda regione in Italia dopo il Lazio per numero di passeggeri, attestandosi a quota 3,1 milioni. Ma in Liguria si concentra ben l’83% delle agenzie marittime, alle quali è affidata la gestione degli scali delle navi da crociera nei porti italiani. Negli scali coinvolti nel traffico crocieristico, Genova conta 1,7 milioni di passeggeri, seconda dietro a Civitavecchia, a livello nazionale al sesto posto troviamo Savona e all’ottavo La Spezia.
L’importanza della Diga secondo Federlogistica
“La nuova diga foranea – spiega Falteri – è un’opera necessaria per garantire l’ammodernamento del nostro porto e la sua competitività in ambito marittimo. Dobbiamo tenere conto che si tratta di una costruzione unica al mondo per complessità, dimensioni e ricadute positive attese sulla città. La Liguria ha una sfida decisiva davanti a sè. La nuova diga, il terzo valico e la gronda (la bretella autostradale che andrebbe ad allacciare il traffico autostradale proveniente dalla Francia e diretto verso la Lombardia) sono tutte opere collegate tra loro, che mirano a far assumere al Nord-Ovest italiano il ruolo di porta meridionale dell’Europa. E questo significa più attrattività per il territorio e più opportunità per le imprese”.
A questo proposito, Falteri mette in risalto un altro tema centrale, collegato allo sviluppo e all’attrattività della città. “È fondamentale procedere spediti nella regolamentazione delle Zone Logistiche Semplificate e integrarle con le aree di crisi complesse e ai corridoi doganali. Per favorire nuovi investimenti sul territorio e nuova occupazione, la semplificazione e la sinergia sono elementi fondamentali. Senza dimenticare la questione delle aree ex Ilva”, che oggi sono ancora in attesa di destinazione. “Genova ha bisogno di spazi, e l’utilizzo di parte di quelle aree di Cornigliano per nuovi settori, come la logistica, collegati con il nostro porto, è strategico per dare un ulteriore stimolo di crescita alla nostra città”.
Leonardo Parigi