“Sostenibilità, digitalizzazione e automazione sono elementi che fanno parte della nostra identità e sui quali stiamo investendo, a partire dagli investimenti di prodotto”. Roberto Ferrari, CEO di PSA Italy, vede un unico, grande processo di sviluppo integrato, che riguarda ogni singolo aspetto della catena logistica. Così come le nuove normative internazionali vanno ad agire sulle emissioni delle navi e dei mezzi di trasporto, così la formazione adeguata del personale diventa un fattore importante non solo per il futuro, ma anche per il presente di un’azienda. E anche di un territorio.
“Parlando appunto di investimenti di prodotto, prendiamo ad esempio l’implementazione del nuovo treno Stuttgart Express, che insieme al Southern Express garantisce un sistema intermodale e sostenibile nell’inoltro delle merci da banchina al centro Europa, con un abbattimento del 83% di CO2″. Il ferro vive oggi una seconda giovinezza, grazie non soltanto ai grandi piani di sviluppo europei per implementare le linee; ma anche grazie a una nuova visione d’insieme, che ne fa veicolo a basse emissioni, grande efficienza e rapidità. Treno che al terminal di Genova Pra’ offre infatti numerosi collegamenti intermodali, allacciandosi alla Svizzera, alla Germania e all’Europa continentale. Ma il ferro non è l’unica voce in agenda, visto che, nella visione del Gruppo, non mancano gli investimenti mirati sul nuovo equipment sui terminal, a Pra’, a Genova e Venezia.
La formazione non è mai stata tra le priorità delle aziende, tantomeno se parliamo del mondo dei trasporti. Porti e vetture non hanno mai sofferto così tanto, però, della mancanza di manodopera specializzata. Che se oggi rappresenta un motivo di investimento, domani sarà basilare per il funzionamento dell’operatività di un terminal. “Siamo partner della Fondazione della Marina Mercantile di Genova per il corso di Business Process Officer (Tecnico Superiore per la gestione dei processi di automazione in ambito portuale) e negli scorsi mesi sono stati otto i ragazzi che hanno già fatto i primi tirocini nei terminal di SECH e di Genova Pra’.
Il futuro passa per figure altamente specializzate, con competenze su logistica e gestione dei sistemi di trasporto, ma anche Information Technology, informatica, automazione, robotica, integrate con competenze su processi delle organizzazioni e delle infrastrutture. Abbiamo fatto una mappatura completa delle professionalità che abbiamo e che ci servono, per capire come riconvertire il personale e come assecondare il processo di sviluppo e i nuovi modelli di business che stanno cambiando le banchine”.
Leonardo Parigi