Blu di Genova. Il Cold Ironing nei porti della Liguria Occidentale

Il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, non ha alcun dubbio sulle azioni messe in piedi da Palazzo San Giorgio. Genova, Savona e Vado Ligure: tre scali diversi per ambiente e territorio, che rappresentano il primo impianto portuale nazionale in termini di accoglienza e di partenza per il mondo delle crociere. Tre porti che vivono oggi un momento di profonda trasformazione, grazie anche ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che consegneranno al futuro della regione e del sistema logistico nazionale un network portuale moderno, efficiente e sostenibile. Sul finire del 2022 l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale ha presentato il suo primo “Bilancio di Sostenibilità”. Un documento completo di numeri e visioni strategiche per il futuro degli scali di Genova, Savona e Vado Ligure, che raccoglie il traffico merci e quello passeggeri. Tra i punti fondamentali della visione futura degli scali, la progressiva riduzione dell’impatto ambientale delle operazioni portuali diventa un parametro su cui lavorare non solo per il lato di sostenibilità, ma anche come benchmark per l’economia generale del sistema. L’elettrificazione delle banchine, il famoso “Cold Ironing”, è uno degli elementi di punta della strategia di abbattimento delle emissioni delle navi attraccate nei porti di Genova e Savona.

Nel Gennaio 2020, l’AdSP di Genova e Savona adottava il Documento di Pianificazione Energetica ed Ambientale del Sistema Portuale (DEASP) del Mar Ligure Occidentale. Una carta strategica per la definizione dei propri obiettivi di transizione ecologica, implementata inoltre dagli step pratici per la sua piena attuazione. Nel dettaglio, si legge che le fonti di emissioni analizzate – che verranno dunque utilizzate come paramentro di riferimento per i prossimi aggiornamenti dei bilanci – sono quelle riferite a CO2 (anidride carbonica), NOx (Ossido di azoto) e PM10 (Particolato). Tali fonti inquinanti sono espresse nel BdS in termini di CO2 equivalente, ovvero il benchmark che consente di rendere confrontabili gli effetti dei diversi gas, rappresentando in maniera immediata le diverse sorgenti di inquinamento. Nel Bilancio, al capitolo dedicato alla sostenibilità ambientale, è possibile leggere tutti i dati relativi a tali gas, oltre a tutte le misure volte al contrasto delle emissioni. Ma il DEASP è già in grado di identificare le aree più efficaci delle azioni in campo per l’abbattimento delle emissioni. Il documento, infatti, identifica in una riduzione del 25% CO2 equivalente, con un -83% NOx e -75% PM10 una volta a regime tutti gli interventi che l’AdSP ha in cantiere o in progetto.

Il Cold-Ironing è certamente uno dei temi più rilevanti. Il sistema di elettrificazione delle banchine consiste nel fornire energia elettrica alle navi in grado di eliminare la necessità dell’utilizzo dei generatori di bordo, con un conseguente abbattimento generale delle emissioni derivanti dall’uso dei motori, un minore inquinamento acustico e un consistente aumento della sostenibilità in generale. Mentre recentemente sono state completate le opere di elettrificazione delle banchine in alcuni terminal container del sistema genovese, la parte legata al mondo crocieristico è ancora in essere. Tra gli interventi, si prevede un’alimentazione di due accosti per navi da crociera al terminal di Savona con un costo complessivo di circa 9 milioni, mentre su Genova si lavora per un’implementazione di un progetto da 19 milioni di euro. Quest’ultimo programma prevede di andare a installare due convertitori da 20MW, realizzare punti di allaccio per due accosti crociere e quattro accosti per traghetti, oltre alla realizzazione di una linea sottomarina che vada dalle riparazioni navali al terminal passeggeri del porto del capoluogo.

In ordine temporale, sono partiti nei primi del 2023 i lavori necessari all’elettrificazione delle banchine dedicate alle navi da crociera del porto di Genova. Si prevede che le operazioni verranno concluse al termine del 2024, consegnando al capoluogo ligure 6 accosti dotati delle più avanzate tecnologie per la fornitura di energia elettrica per le navi attraccate, così da permettere un miglioramento della qualità dell’aria e una forte mitigazione dell’impatto acustico. Il porto di Savona è anch’esso investito dal progetto di elettrificazione delle banchine, che sono già iniziati oltre dieci anni fa per la parte commerciale nel porto di Genova. Il valore complessivo dei lavori dedicati al cold-ironing è quantificato in 20 milioni di euro.

Leonardo Parigi