Project Cargo, sfide sempre più complesse per il trasporto speciale

“Il mondo del project cargo è un segmento certamente particolare per quanto riguarda il mondo del trasporto, e si fa via via più sfidante e complesso. L’evoluzione dei progetti e la rapidità di cambiamento delle proposte attuali, a livello mondiale, impone una diversificazione molto difficile da mantenere attuando anche importanti economie di scala”. Che i porti non vivano di soli container, è cosa nota a tutti gli operatori. Ma difficilmente si guarda a un settore così specifico come quello dei trasporti eccezionali, tanto più in un’epoca storica in cui l’ingegneria spinge sempre di più sull’acceleratore, e dove tecnologia e intelligenza artificiale aprono nuovi fronti di possibilità.

giacomo gozzi

Giacomo Gozzi, senior associate broker di HB Shipping, certifica lo stato del momento: “Il mondo attuale è velocissimo. Si passa dal nucleare all’eolico galleggiante, dagli impianti per il gas naturale liquefatto ai grandi impianti Oil&Gas. È davvero complesso riuscire a intercettare un’unica direttrice di crescita su cui investire, per cui un’azienda come la nostra deve essere pronta a dare risposte precise a un portafoglio di clienti che operano in ogni zona del mondo, con richieste sempre più particolari”.

Segmenti come il super heavy lift vivono un momento di transizione verso nuove dimensioni, difficilmente gestibili con una visione tradizionale. Occorre quindi innovare e investire in nuove navi e strutture, ma anche spazi dedicati di cui l’Italia è avara. “Certamente questo è un tasto dolente, ma è fisicamente difficile trovare scali che possano ospitare l’assemblaggio e il trasporto di piattaforme floating per l’eolico offshore o pale eoliche di ultima generazione, ormai alte anche 130 metri. Parliamo di pale che sono dalle tre alle quattro volte quelle che siamo abituati a conoscere anche sul nostro territorio, e per le quali si sta sviluppando anche un mercato parallelo del second hand”, conferma Gozzi.

In Danimarca, per la costruzione del Thor Offshore Wind Farm, Cosco Shipping e Guangzhou Offshore Heavy Transport hanno completato la consegna di 36 monopile da circa 1.400 tonnellate ciascuno su più viaggi organizzati con navi semisommergibili specializzate. Ma tra gli ultimi trasporti eccezionali, va segnalata anche una gru Liebherr HLC 295000, montata sull’unità Orion, tra le più potenti al mondo, con una capacità di sollevamento fino a 5000 tonnellate, con un braccio che può arrivare oltre i 175 metri di altezza. Una gru speciale, con costi in linea con la sua eccezionalità, utilizzata per l’installazione di pali di fondazione di oltre 2000 tonnellate nel Baltico.

heavy lift ship

“Il mercato spinge per pezzi di impianti sempre più grandi, e anche noi ci siamo attrezzati con deck carrier con una coperta libera da 125 metri di lunghezza per 42 metri di larghezza. Navi che hanno capacità di carico anche fino a 3300 tonnellate. Parliamo di “mostri” ingegneristici sempre più modulabili. Ma il punto è che è assai arduo dare una direttrice chiara, proprio per la velocità di cambiamento delle necessità e di mercati – come quello energetico – che guardano ormai costantemente a nuove fasi di sviluppo”. Una delle aree più interessate a questa veloce transizione è quella della penisola araba e del Golfo Persico, ma anche le coste del Mozambico e del West Africa sono sempre più al centro del processo.

Leonardo Parigi