Innovazione, sostenibilità ed efficienza: le priorità per la logistica ligure secondo Federlogistica

Lei è sempre stato favorevole e si è sempre schierato a favore del completamento delle opere infrastrutturali strategiche per la Liguria e tutto il Nord Ovest, al fine di rendere il quadrante settentrionale strategico all’interno del nuovo Corridoio “Reno – Alpi”. Perché crede che questi lavori siano così importanti? 

Questi progetti sono fondamentali e strategici per il settore del trasporto, della logistica e dello shipping perché grazie a queste grandi opere infrastrutturali abbiamo l’opportunità di diventare sempre più competitivi nel Mediterraneo e a livello internazionale, con Genova, Savona e La Spezia come punte portuali di diamante. Il corridoio Reno-Alpi, poi, a cui i porti sono collegati attraverso il sistema dell’infrastruttura ferroviaria del Nord Ovest, permette di sviluppare il nastro operativo marittimo, così che sta diventando sempre più semplice portare le merci verso i dry port del Basso Piemonte e sfruttare lo spazio retrostante il porto di Genova, attraverso la zona logistica semplificata, i corridori doganali e il cosiddetto progetto della Green Logistic Valley, che guarda alla valorizzazione della Val Polcevera e della zona retrostante al porto.

porto genova messina

Come intera categoria imprenditoriale, gli operatori logistici devono aver ben chiari tutti questi progetti e portare all’attenzione della politica tali piani di sviluppo e miglioramento per attuarli secondo un preciso programma strategico, così da evitare consumi errati dei fondi pubblici e intoppi burocratici.”

Un altro tema fondamentale è l’avvio operativo della “Zona Logistica Semplificata”, previsto per il 2025, e l’individuazione di aree adatte a fungere da dry port o retroporti a secco. Ci può spiegare la centralità per il settore logistico genovese di queste iniziative?

“La ZLS crea vantaggi competitivi in termini di insediamento di nuove realtà aziendali nella nostra regione, e arricchimento del territorio produttivo retrostante il porto. Non solo, ZLS vuol dire semplificazione normativa per far sì che le imprese logistiche e di altro genere siano incentivate a smuovere finanziamenti entro i confini nazionali. Non dobbiamo dimenticarci che la Liguria è anche al centro del nucleo hi-tech grazie al collegamento internet ottenuto per mezzo dei quattro grandi cavi in fibra sottomarini che mettono in comunicazione più di 30 Paesi del Mediterraneo. Essere una landing station (punto di approdo ndr) del digitale è un fattore economico e strategico importantissimo perché vuol dire che tutti i dati internet europei passano attraverso Genova. Unire il potenziamento delle infrastrutture fisiche a quelle digitali significa avere un grande bacino di crescita all’attivo e poter ambire a diventare competitivi a livello globale.” 

porto genova

L’avvento preponderante dell’intelligenza artificiale, lo sviluppo dell’ambito tecnologico e la formazione di nuove competenze digitali, sono alcuni tra i temi caldi del momento per la creazione di una logistica sempre più smart e globale. Quanto pensa che sia importante per il settore logistico investire nella digitalizzazione e nella formazione di giovani capaci di ricoprire nuove cariche smart?

“L’intelligenza artificiale può essere tanto un’opportunità quanto un problema da saper gestire: bisogna imparare a utilizzarla secondo i parametri dettati dal cluster marittimo-portuale, che necessita anzitutto di un aumento della competitività e di facilitazione – e non sostituzione – dell’operato dei dipendenti. Implementare l’utilizzo dell’IA in un ambiente di lavoro, quello italiano, in cui la media di età è alta, non è semplice, perché non si può pretendere dalle fasce più anziane di diventare smart: non sono cresciuti con una mentalità digitale.

L’ideale sarebbe invece formarli all’utilizzo di strumenti digitali che possano semplificare e velocizzare le loro mansioni. Per quanto riguarda i giovani, occorre lavorare a stretto contatto con le Istituzioni affinché vengano formulati dei bandi con il fine di preparare le nuove generazioni a ricoprire cariche smart, che vanno incontro alle richieste delle aziende. Non solo, l’amministrazione pubblica deve essere pronta a sostenere e supportare tutti i nuovi progetti di start up lanciati sul mercato dai giovani, dal momento che costituiscono una grande opportunità economica a livello nazionale.”