“Genova ha di fronte a sé una grande sfida in termini di competitività – così il presidente di Federlogistica Liguria, Davide Falteri – La nuova diga può realmente contribuire a rendere Genova sempre più attrattiva, aumentando le potenzialità del porto per l’intero indotto”.
“La cantieristica navale, nell’economia della nostra città, gioca un ruolo importantissimo, lo si evince chiaramente dai numeri. Sono più di 80 le aziende che operano nella zona demaniale di Levante del porto di Genova, così come sono presenti altre importanti realtà nell’area di Ponente. L’indotto produce un fatturato complessivo di 1,5 miliardi di euro l’anno, ricordando soprattutto che il distretto delle costruzioni e riparazioni navali genovese impiega complessivamente quasi cinquemila lavoratori, di cui circa 2.800 lavoratori diretti, specializzati nella costruzione, riparazione, allestimento e demolizione navi, nella costruzione di grandi navi da crociera e nella costruzione e refitting di mega yacht”.
Come potenziare il settore
Il presidente di Federlogistica Liguria si sofferma sui possibili scenari futuri che andrebbero a incrementare le potenzialità dell’indotto: “Per favorire il potenziamento, lo sviluppo e la crescita di un indotto che crea migliaia di posti di lavoro evitando, come già avvenuto negli scorsi anni, che importanti realtà facciano investimenti altrove, vedi il caso di importanti imprese che hanno ampliato il proprio business nel vicino porto francese di Marsiglia, sarebbe importante mettere in campo azioni concrete per la creazione di un superbacino per ospitare riparazioni e costruzioni navali”.
“In quest’ottica ritorna d’attualità il tema dell’utilizzo delle aree ex Ilva, dove gli spazi sono totalmente ampi da far convivere la siderurgia con altri settori produttivi. Oltre alla logistica – conclude il presidente Falteri – il settore dei cantieri navali potrebbe trovare spazi necessari per proseguire il proprio trend di crescita finalizzato allo sviluppo economico coordinato della città e della Liguria, regione che ad inizio 2024, in base ad un report da parte di OCSE, risultava prima in Italia, superiore anche alle altre regioni del NordOvest, nei cantieri navali, andando ad incidere quasi del 18% sull’intera produzione nazionale”.
Leonardo Parigi