Finanza e nautica, Zanti: “Bper presente per la crescita e gli investimenti del settore”

Circa 370.000 clienti, e oltre 50.000 aziende. In questi due soli numeri si racchiude già l’importanza dell’eredità di Banca Carige, raccolta da Bper, sul territorio ligure. Un territorio complesso e aspro, che sa però esprimere vere punte di diamante di business. La nautica è certamente una di queste, e non soltanto per il lusso rappresentato dal prodotto. “Da Genova seguiamo tutto il territorio della Liguria, oltre all’area di Massa Carrara, e ci occupiamo di servire clienti che spaziano dal privato alle pmi, dai professionisti ad aziende più strutturate che non superino un fatturato da 250 milioni di euro”, racconta Luigi Zanti, responsabile della direzione territoriale Liguria di Bper Banca.

luigi zanti

Dopo due anni dallo sbarco del gruppo nella regione, oggi è possibile fare un primo bilancio degli interventi della banca e delle risposte del territorio e delle istituzioni. “Con la forza di un gruppo come Bper abbiamo potuto potenziare le relazioni che Carige già esprimeva nell’area ligure. Relazioni di grande valore, sviluppate in anni o decenni, che si esprimevano anche con le associazioni di categoria, oltre che con le singole aziende. Il mondo del mare è ovviamente centrale per l’economia ligure, e quindi siamo stati consapevoli delle sfide da affrontare sin dal principio. Per questo abbiamo strutturato un financial desk dedicato al settore marittimo, cercando di porre Genova come punto di riferimento a livello nazionale per la consulenza e il supporto finanziario al settore. Mare significa prima di tutto shipping, ma anche trasporto di passeggeri. La nautica e lo yachting, che prima erano considerate ancillari all’impianto più forte e stabile del trasporto, oggi vivono una forza economica e sociale di primo livello. E noi siamo qui per supportare con le nostre soluzioni tutti i possibili sviluppi”.

maxiyacht

Cosa può fare Bper per il settore

Se il settore scoppia di salute, cosa può fare un gruppo come Bper? “In realtà dobbiamo approfondire questo aspetto”, racconta Zanti, che non nega il buon momento del mercato. “Ma dobbiamo anche sapere che la fascia più alta del segmento yachting e nautica vive un grande boom. Mentre iniziano ad avere qualche difficoltà le produzioni di unità e servizi più modeste, pur mantenendo buoni ritmi”. Lecito allora iniziare a parlare di inversione di tendenza, se dal 2020 a oggi si assiste a un costante boom del mercato dello yachting? “Credo sarebbe più opportuno parlare di stabilizzazione e aggiustamento. È fisiologico che ci sia un calo generalizzato di determinati numeri, non si può crescere in doppia cifra sempre e nonostante tutto. Ma il punto importante della questione non risiede in quanto si cresce, ma come. Noi supportiamo le aziende, i privati e i territori proprio per fare passi in avanti solidi e strutturali, investendo con saggezza e lungimiranza”.

superyacht

Il gruppo ha una presenza capillare in regione, anche se il passaggio da Carige a Bper ha modificato gli assetti più storici della presenza sul territorio. Ma con 122 filiali, 2 centri dedicati alle imprese e circa 1500 aziende di alto valore supportate, Bper riesce a coprire bene i singoli aspetti della Liguria. “Oggi si comincia a registrare un segnale particolare con magazzini più coperti e con vendite di prodotto minori. Il supporto che ci viene richiesto arriva prevalentemente da questa direzione. Una minore euforia non significa crisi”, ribadisce Zanti, “ma stabilizzazione. L’economia del mare ha due facce. Se la supply chain ha incontrato particolari problemi legati al suo tratto di globalità, la nautica registra una crescita da sogno su tutti gli spazi. Dalla produzione ai servizi, dalle vendite agli investimenti strutturali. Ci si indirizza verso un mercato più di nicchia e customizzato, che se anche vede un aumento dei prezzi di produzione – scaricato poi sul prezzo finale, non incide su portafogli che possono investire in barche di alta fascia”.

“Negli ultimi due anni abbiamo visto una forte crescita, e la direzione dell’investment banking per raccogliere la finanza strutturata ha dato poi il via allo sviluppo della banca per potenziare il settore della blue economy. Il desk dedicato conta oggi tre persone che lavorano a stretto contatto con le aziende della logistica, della cantieristica e dello shipping”, conferma Alberto Macciò, responsabile “Structured finance” territoriale di Bper. “La banca è attiva in questa industria dal 2010. Era un momento particolare del mercato, quando tutti fuggivano da questo mondo. Noi abbiamo deciso di investirci, di supportare il mercato, e non abbiamo mai smesso di finanziare anche l’armamento. È importante esserci stati in quel particolare momento storico, anche perché ci ha fatto maturare esperienza e contatti diretti”.

Leonardo Parigi