La Sardegna si presenta al meglio per un 2024 da record

Da Olbia ad Arbatax, l’AdSP del Mare di Sardegna ha recentemente inaugurato diverse novità per i servizi ai passeggeri nei suoi porti. Quali sono i prossimi passaggi per rendere l’isola sempre più appetibile per gli scali di traghetti e crociere?

“Approntati gli interventi e i servizi per garantire un’ordinata gestione dei traffici della stagione turistica e crocieristica, siamo pronti per un autunno di intensa attività per il Sistema portuale sardo”, risponde Massimo Deiana, presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna. “Oltre al grande progetto del terminal Ro-Ro del porto Canale di Cagliari, che è già stato avviato qualche mese fa con l’impianto delle opere a mare, siamo finalmente in dirittura d’arrivo per la consegna del cantiere dell’Antemurale di Porto Torres, la resecazione e riqualificazione del molo Alti Fondali e il successivo approfondimento dei fondali nel bacino del porto storico”.

cagliari

“Relativamente ad Olbia, attendiamo la conclusione dell’iter autorizzativo ministeriale per il dragaggio del bacino portuale, che garantirà una più sicura e serena accessibilità allo scalo e consentirà di modificare il layout dell’Isola Bianca con la creazione – attraverso l’unione di due banchine – di un accosto da 320 metri di lunghezza e di una cassa di colmata per la raccolta dei materiali di escavo. Per il porto di Arbatax, dove abbiamo reso nuovamente fruibile il molo di Levante esterno, stiamo gradualmente mettendo in atto una radicale rivoluzione, per una portualità che, oltre al cabotaggio e alle rinfuse, punta anche al comparto turistico della nautica da diporto e al crocierismo”. 

olbia

“Su Oristano, la sfida dell’Ente è quella di consolidare i già lusinghieri volumi di traffico e strizzare l’occhio al mercato delle crociere. Nel mese di maggio lo scalo ha ospitato agevolmente Costa Diadema e a giugno Costa Pacifica. Forti di queste prove ben riuscite, grazie anche al prezioso sforzo delle amministrazioni locali nell’attività di accoglienza e promozione del territorio, puntiamo a creare migliori e più adeguati servizi ai passeggeri di modo che, nel breve periodo, lo scalo possa vocarsi al settore con sempre maggiore credibilità. Ovviamente, non possiamo dimenticare, per i principali scali di competenza, l’avvio dei cantieri per la realizzazione degli impianti di cold ironing che prevediamo in autunno”.

Il 2024 si presenta come anno record in Italia per i passeggeri delle navi da crociera. È un recupero che riparte dai numeri del 2019 o ci sono nuove dinamiche che aiutano il settore a crescere ulteriormente?

Con 260 navi e una stima di almeno 650 mila passeggeri nell’intero sistema portuale sardo, il 2024 è sicuramente un anno record sia per prenotazioni di scali che per numero di crocieristi attesi. Ma non parlerei di continuità rispetto al 2019. L’industria crocieristica ha subito un reset, direi drammatico, nel corso della pandemia, ma ha saputo rialzarsi repentinamente con una riprogrammazione del comparto che ha fatto sì che si verificasse un boom senza precedenti nell’arco di appena un anno. Il Sistema Sardegna, in questo particolare frangente, è stato capace di mantenere vivo il proprio appeal di mercato e di offrire soluzioni rapide soprattutto in situazioni di particolare criticità”.

sardegna

“Cito, ad esempio, il caso della Costa Pacifica che, dopo aver rilevato alcune difficoltà di manovra nel porto di Olbia, dove sono stati immediatamente avviati e conclusi in meno di 15 giorni i lavori di sistemazione dei fondali, ha potuto riprogrammare l’itinerario, senza perdita alcuna per il sistema e per l’Isola, prima ad Oristano, poi a Golfo Aranci, in attesa di poterla nuovamente ricevere nello scalo gallurese già da luglio. Queste, direi, sono le vere dinamiche che supportano la crescita”.

La Sardegna è la meta turistica per eccellenza, ma quali sono le iniziative messe in campo dall’AdSP per ampliare ulteriormente gli arrivi e le partenze?

“Il turismo è un mercato che, generalmente, segue logiche più complesse e che solo in parte le iniziative di un’AdSP possono influenzare. È altresì vero che abbiamo il compito fondamentale di mettere in campo tutti gli strumenti che possano agevolarne la crescita, realizzando infrastrutture e servizi che necessariamente devono supportare il settore. Pensiamo ai traghetti di ultima generazione che, faccio riferimento al caso Olbia, richiedono un notevole sforzo per la riprogrammazione della destinazione degli ormeggi e, di conseguenza, dei servizi ai passeggeri che andranno potenziati o, nel caso del porto industriale di Cocciani, creati da zero”.

“Su Porto Torres, con la realizzazione del checkpoint per i controlli di security, abbiamo dato vita a nuovi spazi attrezzati, degni di una piccola stazione marittima, in un’area portuale completamente sguarnita.  Stesso discorso riguarderà, tra qualche settimana, anche il porto di Cagliari, attualmente privo di un terminal per i passeggeri che, in attesa del completamento dei lavori del nuovo compendio ro-ro al Porto Canale, potranno essere ospitati al check point Sant’Agostino. Programmazione simile di interventi interessa anche Portovesme, dove proporremo a breve una soluzione checkpoint – stazione marittima per i passeggeri in partenza per Carloforte e per Arbatax dove, in attesa della riqualificazione della stazione marittima, stiamo predisponendo soluzioni simili a quelle adottate in altri scali. Così come, per Santa Teresa, è in fase di progettazione il potenziamento dei banchinamenti per accogliere traghetti di più grandi dimensioni ed estendere l’offerta di collegamenti anche ad altri scali portuali della Corsica o della Penisola”.

porto torres
Il nuovo check-point di Porto Torres

La ridefinizione del porto commerciale di Cagliari spinge anche a una migliore operatività del settore passeggeri. Quando e come si avranno le opere compiute?

“È un’opera molto importante, parliamo della realizzazione ex novo di un porto commerciale, che richiede tempistiche adeguate. La scadenza per la fine lavori è fissata per il 2029, ma il conto alla rovescia perentorio per la spendita dei fondi PNRR per buona parte delle opere (entro il 2026) sono certo aiuterà a dare un’accelerata al tutto. Nel frattempo, il settore cabotiero potrà contare su un porto, quello storico, comunque adeguato e perfettamente corrispondente alle esigenze delle compagnie di navigazione e dei passeggeri”.

Leonardo Parigi