Nel terzo trimestre del 2023 sono state movimentate circa 828 milioni di tonnellate di merce, con una contrazione di circa il 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ma se consideriamo anche quanti siano gli scali dell’Unione Europea, e aggiungiamo a questo calcolo anche tutte le navi passeggeri e ro-ro, abbiamo un’idea più precisa dell’immensa mole di traffico che accosta ogni giorno alle coste della Ue. Quanto potremmo risparmiare, in termini di emissioni carboniche e di inquinanti, se almeno una quota di queste navi potessero finalmente collegarsi alla rete energetica di terra?
Tra le decine di progetti di sviluppo energetico “verde” di Bruxelles, sostenuti anche dal piano Next Generation Eu, vanno eseguiti molti calcoli per arrivare a una fotografia precisa del momento. Il porto di Barcellona ha messo in campo un progetto di ampie dimensioni, per un investimento globale di 130 milioni di euro, per dare energia pulita alle navi in ormeggio in porto, che consenta agli scafi di evitare l’utilizzo di generatori ausiliari. L’energia elettrica fornita avrà la certificazione di origine rinnovabile al 100%, riducendo così anche le emissioni di gas serra. Nexigen, il piano di elettrificazione di Barcellona, è in linea con l’obiettivo di sostenibilità ambientale che mira a diventare un porto a zero emissioni di carbonio entro il 2050.
Sempre nello scalo catalano è partito il progetto pilota per il terminal traghetti, che consentirà di fornire energia elettrica da fonti rinnovabili a navi passeggeri con una richiesta di potenza fino a 4 MW. L’infrastruttura necessaria per collegare le navi alla rete elettrica del terminal avrà due punti di connessione nel molo di San Beltran. Restando in Spagna, il porto di Bilbao ha previsto di investire oltre 77 milioni di euro nel corso del 2024 in infrastrutture per il cold-ironing. Il piano di elettrificazione dovrebbe terminare ed entrare in funzione nel 2026, prevedendo che il 20% dell’energia generata sia rinnovabile con l’intenzione di salire al 50% nel 2028.
Dalla Spagna alla Grecia
In Grecia, all’inizio dell’anno, si è svolto l’incontro di avvio del progetto BlueBARGE, incentrato sul bunkeraggio blu delle navi ancorate al porto del Pireo. Il progetto qui prevede la costruzione di una chiatta che supporti la fornitura di elettricità alle navi in ormeggio, con un budget totale di oltre 11 milioni di euro cofinanziati dal programma Horizon Europe del Cinea. A Malta, invece, nel porto della Valletta, è arrivata a dicembre scorso la prima fornitura di energia elettrica da terra verso la MSC World Europa. La nave aveva già effettuato i primi test all’inizio del 2023, e adesso potrà utilizzare la rete elettrica maltese per tutti i suoi scali. Msc Crociere punta ad aggiungere almeno 15 nuovi porti al suo piano energetico costiero tra il 2024 e il 2026. Per attrezzare le cinque banchine, il governo maltese ha investito 49,9 milioni di euro fino a oggi, dando pieno sostegno al progetto di elettrificazione.
Sono 16 i porti interessati dal progetto europeo “Ealing” (European Flagship Action for Cold Ironing in Ports), dal Mediterraneo al Baltico, passando per il Mar Nero e l’Atlantico. Tra le attività del progetto, lo studio degli standard di elettrificazione dei porti interessati, e delle navi che operano in questi porti. Considerando che molte navi non sono pronte per potersi collegare alla rete elettrica, e che gli standard e il quadro normativo non sono uniformi, il progetto europeo punta anche a dare disposizioni generali e linee guida, con raccomandazioni e best practice per tutti gli attori coinvolti. Una visione panoramica necessaria, per l’armonizzazione delle attività europee sul tema.
La situazione in Italia
Per quanto riguarda l’Italia, negli ultimi mesi sono stati registrati numerosi avanzamenti tra i cantieri legati al cold-ironing. Alla fine di febbraio, è stato aggiudicato l’appalto integrato per la costruzione dell’infrastruttura di cold ironing nel porto storico di Ancona, che interesserà sei banchine dedicate al traffico traghetti e sarà realizzato con i fondi del piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr del Mit. “L’impianto sarà costituito da cavidotti interrati nella sede stradale di competenza portuale, con l’installazione di specifiche cabine, e sarà realizzato per alimentare da terra le navi traghetto o altre navi qualora compatibili con le potenze erogate”, si legge nella nota dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Centrale. La stima di potenza prevista per alimentare il sistema è 9 megawatt.
Nel porto di Monfalcone, invece, è partito il raggruppamento temporaneo d’impresa che si è aggiudicato il cantiere da 6,56 milioni di euro (anch’essi finanziati dal Pnrr) per la realizzazione dell’elettrificazione delle banchine. Con questo passaggio, la regione Friuli Venezia Giulia si candida a essere la prima in Italia con tutti gli scali elettrificati. Scendendo più a sud, nel porto di Gioia Tauro è stata recentemente bandita una gara da oltre 14,5 milioni di euro per la progettazione e l’esecuzione dei lavori di elettrificazione del lotto I della banchina di levante del porto, mentre in Sardegna – anche a fronte della rimodulazione dello scorso novembre dei fondi europei – è entrata nella fase operativa la pianificazione del cold-ironing dei tanti scali isolani.
Alla fine del 2023, infatti, è stato firmato il decreto di aggiudicazione dell’appalto integrato per la progettazione definitiva, esecutiva e realizzazione dell’elettrificazione delle banchine per i porti di Cagliari, Olbia, Golfo Aranci, Santa Teresa di Gallura, Porto Torres e Portovesme. Un’opera ampia e complessa, pari a oltre 51 milioni di euro, che prevede 7 impianti con un minimo di 0,6MW per Santa Teresa di Gallura e un massimo di 22MW per Cagliari e Olbia. Gli impianti elettrici portuali dovranno poi essere connessi al sistema elettrico nazionale con un ulteriore costo aggiuntivo stimato in circa 40 milioni di euro.
Nel Gennaio 2020, l’Adsp di Genova e Savona adottava il Documento di Pianificazione Energetica ed Ambientale del Sistema Portuale (DEASP) del Mar Ligure Occidentale. Una carta strategica per la definizione dei propri obiettivi di transizione ecologica, implementata inoltre dagli step pratici per la sua piena attuazione. Il documento, infatti, identifica in una riduzione del 25% CO2 equivalente, con un -83% NOx e -75% PM10 una volta a regime tutti gli interventi che l’AdSP ha in cantiere o in progetto. Lo scorso autunno sono iniziati i lavori per l’elettrificazione delle banchine del terminal passeggeri, che consentirà alle navi da crociera e poi anche ai traghetti, di allacciarsi alla rete durante la permanenza in porto. L’elettrificazione delle banchine avverrà in due fasi realizzate in continuità. La prima fase permetterà di erogare una potenza servita di 20 MWh per rifornire fino a tre navi da crociera; successivamente, la potenza sarà elevata a 42 MWh arrivando così a servire anche gli accosti del terminal traghetti. Nel 2025 è prevista la conclusione dell’opera.
Leonardo Parigi