“Il 1 Giugno 2012 è iniziata la nostra avventura. Il nostro Gruppo ha festeggiato all’inizio del mese undici anni di lavoro e di crescita. Sono stati intensi, stimolanti e appassionati, e i grandi risultati raggiunti non possono che renderci orgogliosi”. Luca Abatello, Presidente e CEO di Circle Group, racconta con passione i tanti anni passati alla guida del Gruppo, quotato in Borsa a Milano, che da sei persone all’inizio è passato a contarne ben 102. “Oggi abbiamo 7 sedi, e vantiamo una crescita del 25% in termini di ricavi rispetto a quando abbiamo iniziato, con un consolidato “pro-forma” di 12 milioni di euro nel 2022. I risultati che abbiamo ottenuto, grazie anche alle varie acquisizioni mirate negli ultimi anni, ci consentono di guardare al futuro con forza e con grande ottimismo”. Player internazionale specializzato nell’analisi e nello sviluppo di soluzioni innovative sul mondo della logistica, Circle Group si è ampliato negli anni lavorando su tutti gli ambiti del settore trasporti. Con alcune stelle polari: efficientamento, digitalizzazione, innovazione.
“Sembravano concetti astratti, ma oggi sono le parole d’ordine dell’intera supply chain. Abbiamo iniziato da subito con la volontà di posizionarci come player di medie dimensioni con una visione internazionale, offrendo soluzioni verticali e consulenza “ampia”. Abbiamo sviluppato numerosi servizi verticali sui vari segmenti dell’industria logistica, con software dedicati configurabili e interoperabili con gli altri sistemi degli attori. Ma abbiamo sempre guardato a un panorama più largo, in maniera tale da affrontare tutte le sfide in anticipo, con un accompagnamento door-to-door del cliente in tutte le fasi del lavoro”. E se fino a poco tempo fa i temi di intelligenza artificiale (AI) e machine-learning sembravano argomenti filosofici, Circle ha saputo farne strumenti pratici e servizi su misura, in grado di riflettere i cambiamenti strutturali della logistica per mettere a regime diversi aspetti del trasporto. “Lavoriamo da sempre con clienti privati e autorità di sistema portuale, che oggi dialogano grazie ai servizi di ottimizzazione di ultimo miglio ferroviario, ad esempio. Significa che tutta la catena, finalmente, può efficientare il processo di trasporto delle merci, a parità di infrastruttura, risparmiando tempo e risorse, e aumentando efficienza e controlli”.
L’allargamento e le acquisizioni
Il Gruppo ha sempre traguardato oltre i confini nazionali, lavorando a stretto contatto con le direzioni della Commissione Europea preposte al trasporto e alle dogane, e l’acquisizione di Magellan (oggi Magellan-Circle) ha ampliato ulteriormente prospettive e servizi dell’azienda. “La nostra parte di consulenza internazionale, advocacy – principalmente su EU Affairs e progetti co-finanziati – è uno dei pilastri della nostra attività. Anche qui, sottolineiamo la visione globale che abbiamo sempre promosso, e cioè creare “servizi federativi” che possano dare una risposta integrata a tutte le richieste del settore, mettendo in relazione diverse soluzioni e diversi approcci”. Dalla pandemia alla guerra, dall’AI al re-shoring, i temi sul tavolo sono tanti, e tutti complessi. Ma il mondo della logistica è in fermento anche perché, in Italia, deve rispondere a scadenze precise. “Il PNRR è ovviamente una grande opportunità per il nostro Paese, e le normative internazionali impongono uno scenario di cambio di passo notevole per il settore. Se mettiamo insieme queste scadenze temporali all’impatto tecnologico, con tutte le complessità del caso, troviamo che il lavoro da svolgere in tempi rapidi è davvero molto. Ma siamo fiduciosi che come sistema ci si saprà muovere nella giusta direzione, e noi lavoreremo ancora di più per supportare l’intera industria verso una direzione di innovazione, transizione energetica ed ecologica. L’esplosione dei noli negli scorsi anni (e il successivo crollo) e lo stravolgimento delle logiche industriali ci consegnano oggi uno scenario molto diverso da poco tempo fa.
Le industrie, anche le più complesse, hanno riscoperto l’attenzione ai servizi doganali e alle attività di spedizione, il che significa che necessitano anche di servizi e consulenze strategiche mirate, perché devono sapere dove si trova la merce che spedisco, oltre a tutti i dettagli che la riguardano. Il Regolamento EU 2020/1056 relativo alle informazioni elettroniche sul trasporto merci (eFTI) e la legge di recepimento dell’e-CMR sono spinte normative che daranno i loro frutti, anche perché non tutti hanno ancora chiara la portata rivoluzionaria di una forte e verticale digitalizzazione del mondo dei trasporti”. A livello comunitario, l’Unione Europea è alle prese con una bozza di riforma sulla dogana comune, e Bruxelles sembra fare passi avanti sulla gestione integrata delle informazioni e della condivisione dei dati.
Il ruolo del Mediterraneo
“L’Europa inoltre sta riacquisendo un suo ruolo naturale di centralità, come snodo di arrivo e partenza delle merci su certe tratte. Tutti i dati dicono che il Mediterraneo crescerà notevolmente, e siamo contenti, come Gruppo, di poter supportare il nostro Paese anche con azioni di potenziamento delle sue capacità su questo argomento. Il fatto che a Trieste il 50% della ferrovia consegni merci alla Germania, Austria ed Est Europa ci dice che è più conveniente attraccare in un porto italiano anziché altri nord europei, un punto di ragionamento che deve diventare centrale per lo sviluppo del trasporto europeo”. La logistica quindi è in piena trasformazione, e Circle è già al lavoro sul prossimo futuro: “Il fatto che la carta sia stata soppiantata dall’invio dei PDF, per fare un esempio pratico, non è la risposta. Sono i sistemi a doversi integrare e a dover dialogare tra loro, in una maniera sicura e agevole. La strada da fare è tanta, ma la nostra esperienza ci consente di puntare a ulteriori espansioni entro il 2026, come da programma Connect 4 Agile Growth”.
Leonardo Parigi