Navi sempre più grandi, sempre più tecnologiche, che però ospitano migliaia di persone e che necessitano di una forte spinta tecnologica per rispettare normative ambientali stringenti. Costa, con una lunga storia alle spalle nel mondo delle crociere, vuole eccellere nel settore, puntando in maniera decisa sulla possibilità di avere navi a basso impatto, in grado però di accogliere gli ospiti con estro e creatività.
Il piano di Costa
Costa Toscana è entrata all’inizio di Dicembre nel porto greco del Pireo, diventando la prima nave cruise a LNG ad attraccare nello storico scalo ateniese. L’impegno di Costa per avere crociere sostenibili è iniziato molto tempo fa, qual è il bilancio complessivo delle azioni portate avanti negli ultimi anni?
“Il bilancio è positivo, senza dubbio“, commenta Rossella Carrara, VP Corporate Relations & Sustainability di Costa Crociere. “Siamo particolarmente orgogliosi del fatto di essere stati pionieri nella crescita sostenibile delle crociere, tracciando la rotta per l’intero settore. Questo nostro impegno lo abbiamo reso esplicito introducendo gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU nel nostro modello di business.
In particolare, l’LNG ha rappresentato un punto di svolta importante. Siamo stati i primi a credere e investire su questa tecnologia, che al momento è la tecnologia di alimentazione più avanzata nel nostro settore per abbattere in maniera significativa le emissioni, sia in mare sia durante le soste in porto. Quando abbiamo annunciato l’ordine per le nostre nuove navi a LNG non esisteva nemmeno una rete di distribuzione del combustibile. L’abbiamo creata noi. Con la consegna delle prime due navi, AIDAnova e Costa Smeralda, seguite poi da Costa Toscana e AIDACosma, abbiamo reso concreto un progetto innovativo e di valore, che sta dando grandi benefici in termini di riduzione dell’impatto ambientale.
Ma questo non è assolutamente un punto di arrivo. Davanti a noi ci sono sfide ancora più impegnative. Il tema della sostenibilità ambientale diventerà sempre più rilevante e urgente in futuro. Noi come Costa stiamo continuando a lavorare sulla ricerca e sviluppo di nuove tecnologie, ma anche su una più stretta collaborazione con la filiera, in particolare quella italiana, e con i territori dove operano le nostre navi.
La fase più acuta della pandemia pare del tutto superata o quasi. Come sarà il turismo crocieristico del prossimo futuro, anche alla luce dei dati di quest’anno? Quali sono le richieste degli ospiti, rispetto al passato?
“Il 2022 è stato un anno di ripartenza importante per il mercato del turismo”, prosegue Carrara. “In particolare, l’Italia ha trainato la ripartenza delle crociere, perché è una delle destinazioni più popolari al mondo per i crocieristi e detiene oltre il 25% del mercato europeo. In questo modo si è rimesso in moto un ecosistema di grande valore per il Paese: basti pensare che prima della pandemia il nostro Gruppo generava in Italia un impatto economico pari a 3,5 miliardi di euro, equivalenti a circa 17.000 posti di lavoro, lavorando con quasi 5.000 fornitori italiani.
Tirando le somme, possiamo dire che il 2022 delle crociere vedrà una crescita sostanziale rispetto al 2021, con quasi il 300% di incremento in Europa secondo i dati CLIA. Ma non avremo ancora un recupero completo rispetto ai livelli complessivi del 2019, ultimo anno di riferimento prima della pandemia. Infatti, dobbiamo tenere a mente che nel 2022 la vera e propria ripresa in termini volumi rispetto al 2019 è iniziata solo a partire da maggio, ed è avvenuta con tempi diversi a seconda dei mercati. In particolare, c’è un mercato importante come la Cina che è tuttora chiuso alle crociere, e non sappiamo bene quando riaprirà”. In termini di tendenze, stiamo ancora vedendo una preferenza verso le mete di prossimità, e verso tempi di prenotazione più ritardati rispetto a prima della pandemia. Inoltre, una richiesta che esisteva già prima della pandemia e che la pandemia ha accentuato, è relativa al desiderio di arricchirsi attraverso il viaggio, di esplorare, di vedere le destinazioni da un punto di vista diverso, unico.
Oltre il gas e il fossile
LNG ma non solo, ormai siamo di fronte a una completa diversificazione dei carburanti e dei sistemi di bordo, verso un orizzonte a impatto zero. Cosa sta pianificando di fare Costa per restare tra i Gruppi leader a livello globale in questo senso?
“Rispetto alla neutralità climatica, la nostra ambizione è quella di introdurre una nuova generazione di navi che operino a zero emissioni nette entro il 2050. Questo richiede un focus importante sulla ricerca e sviluppo. Al momento, infatti, non esiste un’unica tecnologia che consenta da sola di raggiungere questo obiettivo. Esiste un mix di tecnologie, molte della quali in fase ancora sperimentale, su cui lavorare. Ad esempio, noi stiamo lavorando sul biocarburante, le batterie, le celle a combustibile. Lo shore power è un’altra delle tecnologie su cui abbiamo investito. Al momento circa un terzo delle nostre navi sono già predisposte per l’alimentazione da terra, con altre 5 in fase di predisposizione. Per poter sviluppare al meglio questo grande lavoro di ricerca abbiamo addirittura creato all’interno del nostro gruppo un dipartimento dedicato alla decarbonizzazione.
Come detto, si tratta in molti casi di ricerca, che affrontiamo insieme partner qualificati e appartenenti alla filiera italiana, dal momento che siamo una compagnia italiana, battente bandiera italiana. Richiede un investimento considerevole, e per questo sarebbe utile un intervento da parte delle istituzioni, a livello nazionale ed europeo, come avvenuto in altri settori, per sostenere con incentivi e finanziamenti l’implementazione di queste nuove tecnologie “green” sulle navi da crociera”.
Con migliaia di turisti a bordo, e con equipaggi sempre più numerosi, come si può rendere una nave da crociera davvero “sostenibile”?
“Le navi sono uno straordinario laboratorio per la sostenibilità. Oltre all’alimentazione dell’energia, potrei citare tantissimi esempi di soluzioni sostenibili e applicazioni concrete di concetti di economia circolare, che fanno delle nostre navi delle vere e proprie “smart city” itineranti. L’acqua consumata a bordo è ottenuta trasformando quella del mare tramite l’utilizzo di dissalatori. Il consumo energetico è ridotto al minimo grazie a un sistema di efficientamento energetico intelligente. Inoltre, a bordo viene effettuato il 100% di raccolta differenziata e il riciclo di materiali quali plastica, carta, vetro e alluminio, che saranno parte di un approccio integrato, finalizzato alla concretizzazione di progetti di economia circolare. Anche al cibo viene dedicata una attenzione specifica, per evitare lo spreco già in fase di preparazione e per recuperare le eccedenze per fini sociali.
Un aspetto altrettanto importante è la sensibilizzazione al consumo responsabile, come nel caso dell’acqua, che sulle navi può raggiungere risultati significativi sia sugli ospiti che sull’equipaggio, dal momento che stanno a bordo per un periodo di tempo prolungato. Infine, non dobbiamo dimenticare che per noi le navi sono parte integrante del territorio che le ospitano. Per cui, nelle città in cui operiamo, abbiamo tantissimi progetti in atto, e altri in via di finalizzazione, che ci vedono al fianco delle amministrazioni locali per promuovere la mobilità sostenibile o la salvaguardia del mare e dell’ambiente”.
Se l’energia è il tema centrale di questi mesi, e il 2023 viene già percepito come un anno a rischio recessione, quali sono le misure – lato cruise e passeggeri – messe in campo da Costa per far fronte a un periodo che rischia di essere difficile?
L’aumento dei prezzi ha avuto un impatto su tutta l’economia italiana, compreso il comparto turistico, che rappresenta una parte rilevante del PIL del nostro paese. In particolare, per le crociere parliamo di aumento dei costi del carburante, di tutte le forniture che rendono possibile proporre una crociera, da quelle tecniche a quelle alimentari, ma anche dei servizi di trasporto necessari agli ospiti per raggiungere i porti di imbarco e dei servizi di escursione. La risposta di Costa è stata quella di lavorare sulla qualità delle nostre vacanze, in modo da offrire un rapporto qualità/prezzo ancora migliore, attraverso una proposta di valore del prodotto. E’ un processo iniziato già da fine 2021, quindi con radici e orizzonti più ampi rispetto alla situazione contingente, ma che si sta rivelando cruciale in un contesto come quello attuale, in cui viaggiare è diventato tendenzialmente più caro e i clienti fanno sempre più attenzione a come spendono i loro soldi.
Siamo riusciti a migliorare il nostro prodotto lavorando sull’esplorazione delle destinazioni. Abbiamo puntato in particolare su tre pilastri, sui quali costruire esperienze memorabili, sia a terra che a bordo: gastronomia, escursioni e intrattenimento. L’ospite vuole vivere, esplorare la destinazione anche quando è a bordo. La nave non è più un mondo a parte rispetto alla destinazione, ma è parte integrante di essa. Ad esempio, attraverso i piatti e i menù di grandi chef internazionali, che ti consentono di gustare i sapori del luogo che visiterai il giorno successivo, o attraverso spettacoli e show che sono fortemente customizzati rispetto all’area che si sta visitando. Oppure attraverso esperienze a terra sempre più autentiche, nel cuore di ogni destinazione.
Leonardo Parigi