“Respect the sea, respect yourself”. Il claim di Amer Yachts rispecchia la filosofia di 50 anni di produzione di yacht costruiti su misura, che oggi si traduce prevalentemente in due concetti di base: innovazione e sostenibilità. Parole che suonano vuote, in un contesto in cui siamo ormai abituati a sentirle declinate su ogni tema. “Ma la nostra visione è praticata nel reale, nella costruzione. E questo la nostra clientela lo sa”, chiosa Barbara Amerio, ceo del Gruppo Permare – holding che controlla Amer Yachts, e figlia del fondatore Fernando. Un cognome che passa dai servizi alla costruzione negli anni Settanta e Ottanta, segnando un tocco di eleganza e innovazione che diventano emblematici.
Il 2024 è un anno di transizione per Amer Yachts, soprattutto per quanto riguarda la ricerca e la produzione per i materiali. “Al Salone Nautico di Genova porteremo due nostre unità. Il nostro Amer 120 è il cosiddetto “progetto meta”, perché vuole raccontare la riduzione dell’utilizzo della vetroresina a favore di materiali più sostenibili, anche grazie a una sovrastruttura costituita solo da alluminio.
È un ibrido di transizione, che ci porterà poi alla produzione in metallo già nel prossimo futuro. Accanto, presenteremo a Genova anche l’Amer 950, che sta riscuotendo un grande successo e un forte interesse generale, grazie alla sua chiave interpretativa con spazi generosi e un’altezza insolita per barche di questa lunghezza”. Amer 120 è anche fresco vincitore del premio “Miglior semi-custom yacht” del World Yacht Trophy 2024 del salone di Cannes. “Da sempre crediamo nel potenziale dei materiali innovativi. La nostra lunga esperienza nel refitting, sviluppata grazie ai cantieri collegati a Permare, come “Cantieri del Mediterraneo” e “Sanremoship”, ci ha permesso di affrontare e completare con successo numerosi progetti complessi”.”.
Amer 120 sarà protagonista a Genova con una linea moderna ed elegante, derivante da una struttura concepita per essere efficace e utilizzare meno composito. Il metallo e le finestrature in cristallo riducono di quattro tonnellate il materiale, limitato quindi alla carena e al flybridge. Oltre all’ambiente e alla performance, a beneficiare di questa soluzione è la luce naturale che penetra a bordo. “Amer 950 è una barca più lenta, rispetto alle altre nostre unità.
Rappresenta una scelta precisa, perché è dedicato alla crociera morbida sul Mediterraneo, che è e resta il nostro mercato di riferimento, oltre che sbocco naturale anche per la nostra visione del mare”, racconta ancora Amerio. Amer 950 presenta due possibili motorizzazioni, da 2 o 3 x Volvo Penta IPS 1350. Lungo 27,45 metri fuori tutto e un pescaggio massimo a pieno da 1,85 m.
“Abbiamo appena terminato la nostra presenza al salone di Cannes, dove abbiamo trovato meno persone del solito, ma una clientela molto preparata e concentrata sulla qualità del prodotto. I numeri del settore sappiamo che sono buoni, e sono confermati anche da noi – specialmente per l’alta fascia del segmento yachting. E il nostro portafoglio ordini, per quanto veda anche armatori extra Ue, è quasi totalmente radicato nell’area mediterranea, anche grazie all’allungamento delle stagione della nautica”. Nel corso dei prossimi 18 mesi verranno consegnate tre nuove unità da Amer Yachts, e sarà inaugurata anche la nuova sede di Pisa Navicelli, con il metallo protagonista assoluto del prossimo futuro.
Leonardo Parigi