Oltre 4,1 milioni di passeggeri nel 2023, con una flotta complessiva di 22 navi, che hanno toccato 102 paesi per 385 itinerari in tutto il mondo. I numeri impressionanti di Msc Crociere derivano dall’ultimo rapporto di sostenibilità, che fotografa un mondo in viaggio di tutte le nazionalità, in grado di spaziare dal Mediterraneo centrale ai Caraibi, dalle coste norvegesi a quelle sudamericane. Con anche silenti trasformazioni nel modo di vivere l’esperienza a bordo delle navi da crociera, da parte degli ospiti. “I dati dell’industria ci dicono che l’età media dei viaggiatori si sta abbassando, e questo è un bene anche perché ci consente di confrontarci con un pubblico diverso, fresco, esigente, che potrà anche vivere in futuro più di una esperienza di questo tipo”, racconta Leonardo Massa, vice president Southern Europe della divisione crociere del gruppo Msc e di Explora Journeys.
I numeri, molto positivi, spiegano anche un trend di crescita per le aree già ben visitate dalle navi del gruppo, che oggi dispone di una flotta giovane (età media: 10,1 anni) e ancora in espansione, se consideriamo che nei prossimi mesi entreranno in acqua Explora II e poi – nel 2025 – Msc World America. “Tra le novità, la destagionalizzazione del mondo crociere è importante”, sottolinea Massa, nel management del gruppo ginevrino dal 2005. “Lo scorso anno abbiamo raggiunto importanti traguardi in termini di prenotazioni, con un record assoluto che supera i 4 milioni di passeggeri. Il 2024 si appresta a essere un anno ancora migliore, ma è importante anche guardare bene ai dati. In questi mesi porteremo oltre 170.000 passeggeri in Sardegna, e questo significa che il mondo del turismo guarda alle crociere anche come possibilità fuori dal picco stagionale estivo. Sembra poco, rispetto al dato complessivo, ma significa che l’esperienza che possono vivere a bordo i passeggeri è considerata di livello anche per i mesi autunnali e invernali, e ci consente di lavorare al meglio tutto l’anno”.
L’Italia in testa
“L’area di maggior richiesta, se parliamo di Italia, resta quella del Tirreno. Gli italiani stanno iniziando a vivere le vacanze anche fuori dal classico perimetro di luglio-agosto, sintomo di un cambiamento sociale anche rispetto al lavoro, che ci porta quindi a offrire per la prossima stagione ben quattro navi nel Mediterraneo durante tutto l’anno. Bari sarà il nostro homeport rivolto al Mediterraneo orientale, e anche questo implica lavorare sempre più a stretto contatto con i territori. Il grande lavoro portato avanti da regioni come Puglia e Sardegna per destagionalizzare gli arrivi si traduce anche in un guadagno economico complessivo per le aree interessate, visto che ogni crocierista spende a terra in media tra i 100 e i 150€ a visita. Un circolo virtuoso, che può ancora crescere e portare benefici al settore e al paese”.
Non sempre però le navi da crociera sono viste come un investimento di crescita per le città costiere, che guardano ai comignoli delle navi come fonti di inquinamento. “Msc Crociere ha fatto della sostenibilità un traguardo da raggiungere ben oltre le normative nazionali”, enfatizza ancora Massa, che spiega: “La scelta della nostra azienda, a guida familiare, è quella di essere un grande gruppo in grado di avere una flotta a impatto zero entro il 2050. Una sfida complessa, che però ci ha già visto ridurre le emissioni atmosferiche del -40% negli ultimi 12 anni, un risultato eccezionale. Non c’è un’opzione diversa, perché abbiamo un unico pianeta. E questa ferma volontà sposa anche la richiesta sempre più manifesta da parte della nostra clientela di essere a bordo di navi “pulite”.
Verso le emissioni zero
“Quindi dobbiamo considerare non soltanto le emissioni, ma anche le acque reflue, il ciclo delle pulizie di bordo, l’efficienza energetica, il minor impatto ambientale in termini di rumore delle eliche per non infastidire la fauna ittica e i mammiferi. Su ognuno di questi punti siamo impegnati giorno dopo giorno per avere a disposizione il meglio della tecnologia, per poter raccontare l’esperienza di viaggio come un’occasione di scoprire il mondo con impatto zero”.
Msc Euribia ha festeggiato lo scorso maggio il suo primo ‘compleanno’ dopo essere stata la prima nave ad effettuare una crociera ad emissioni zero: un primato raggiunto nel suo primo viaggio per posizionarsi dai cantieri Chantiers de l’Atlantique a Saint-Nazaire in Francia fino a Copenaghen, quando utilizzò un rifornimento di bio-Lng consentendo così un risparmio di 43 tonnellate di carburante. Un esempio isolato? “Assolutamente no, anzi. L’itinerario a emissioni zero di Msc Euribia ha segnato un importante step nel nostro percorso di decarbonizzazione. La storia dell’azienda riguarda inevitabilmente anche prendere una posizione chiara su questo tema. Anche Explora Journeys è parte di questa strategia, anche perché si posiziona in un segmento di mercato particolare, con navi di altissimo livello di comfort e di esperienza di viaggio, con un pubblico molto attento alle tematiche ambientali”.
Leonardo Parigi