Autamarocchi guarda al futuro “On the Green Way”

Sugli oltre 7mila chilometri di autostrade italiane – senza considerare tutte le strade urbane – viaggia un nuovo concetto di logistica sostenibile. È quello di Autamarocchi, che nei primi giorni di marzo 2024 ha dato il via a una nuova partnership con Barilla per lo shunting tra gli stabilimenti del colosso agroalimentare con i mezzi alimentati esclusivamente con carburanti bio-diesel HVO, che rendono la società di autotrasporti giuliana un “sustainable partner” di Barilla e di altre aziende, dando ulteriore risalto all’attenzione di Autamarocchi verso una logistica sostenibile. 

“È la strada che percorriamo già dal 2008, attraverso lo sviluppo di competenze specifiche, con la capacità di testare ed applicare tutte le nuove soluzioni che l’evoluzione tecnologica offre nella riduzione dei gas ad effetto serra”, commenta Ervino Harej, amministratore delegato dell’azienda. “Nel corso degli anni sono state investite molte risorse per diventare un vettore sempre più sostenibile e responsabile. Abbiamo ottenuto risultati eccellenti attraverso i continui investimenti in veicoli con minori emissioni nocive, con la formazione degli autisti alla “Autamarocchi Academy”, con l’utilizzo dei dispositivi elettronici più avanzati per assistere e migliorare lo stile di guida. E non solo, perché anche un’attenta programmazione dei viaggi per ridurre le percorrenze a vuoto consente di coniugare le esigenze del trasporto, i costi aziendali e la sostenibilità ambientale e sociale. Sembrano gocce nel mare, ma anche azioni come la riduzione delle velocità massima, la manutenzione programmata dei veicoli e l’uso di pneumatici green ci consentono di essere orgogliosi dei traguardi e dei risultati raggiunti”. 

La tecnologia e la progressiva ricerca applicata ai mezzi e ai carburanti vanno avanti di pari passo, e offrono l’opportunità di dare al mercato obiettivi sempre più ambiziosi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. “Abbiamo superato l’autoreferenzialità che caratterizza molta comunicazione ambientale, certificando i nostri sistemi di calcolo delle emissioni secondo la norma ISO 14067:2018”, prosegue Harej. “Per questo, possiamo affermare di aver ridotto le nostre emissioni di gas ad effetto serra del 9,6% negli ultimi 5 anni, come documentato dal report annuale in accordo con lo standard di certificazione “Carbon Footprint”.

I risultati del 2023

Nel 2023 abbiamo messo a segno un nuovo punto in questo percorso: l’utilizzo dei biocarburanti in modalità dedicata al cliente, fino alla certificazione delle emissioni di una flotta o di un servizio customizzati. In questa cornice si inserisce il bio-carburante Hvo (Hydrotreated Vegetable Oil), che deriva al 100% da materie prime riciclate. È infatti prodotto prevalentemente da materiali di scarto, residui e rifiuti che derivano da processi di trasformazione di prodotti vegetali, o da colture non in competizione con la filiera alimentare. 

L’HVO è un esempio concreto di economia circolare, poiché viene prodotto dalla trasformazione in biocarburante di cariche che altrimenti andrebbero a smaltimento come rifiuti, con aggravio dei costi per la comunità e di impatto sull’ambiente. La riduzione delle emissioni con l’impiego del biocarburante HVO è rilevante, attestandosi tra il 60% e il 90% rispetto al mix fossile di riferimento (i.e. 94g CO2eq/MJ), percentuale che varia a seconda delle materie prime utilizzate per la sua produzione. I produttori sono in grado di attestare su base mensile il valore medio WTW (Well to Wheel in Kg di CO2 eq.) del prodotto.

In questo percorso i biocarburanti sono la migliore opportunità per dare un contributo concreto ed immediato alla riduzione delle emissioni di gas serra, in attesa del progredire di altre tecnologie – come l’elettrico e l’idrogeno – e dello sviluppo delle relative infrastrutture che ne consentiranno un impiego esteso nel trasporto pesante. La riduzione delle emissioni è un “percorso” verso la “Carbon Neutrality 2050” che poggia su tecnologie in continua evoluzione ed è per questo che il nostro impegno è rivolto a sfruttare la complementarità di tutte le innovazioni disponibili che già fanno di Autamarocchi un partner affidabile, sempre più sostenibile e di riferimento per il mercato.

Leonardo Parigi