Porti, è tempo del salto digitale

Efficienza dei processi, migliori standard di qualità e di sicurezza. Un forte incremento alla produttività, ma anche a alla creazione di un ecosistema più semplificato che metta in relazione tutti i punti della catena logistica, per avere una panoramica chiara e precisa di ciò che si muove, in tutti i porti d’Italia. Se la digitalizzazione dei porti si basa fondamentalmente su questi assunti, la sua realizzazione pratica è tutt’altro che scontata, nonostante le ingenti risorse che arrivano dal PNRR. Ogni Autorità di Sistema si è mossa in questi ultimi due anni per accelerare sui tanti progetti, nuovi o recuperati, perché le banchine arrivassero almeno a un primo step di digitalizzazione. Trieste già da anni lavora su diversi progetti europei e regionali per l’efficienza del trasporto. Tra questi, il progetto DIGSEA  (Digitalizzazione del trasporto multimodale nel Mare Adriatico) all’interno del programma Interreg Italia Croazia; oltre ad ACCESSMILE – (Migliorare l’accessibilità dell’ultimo meglio per le aree rurali e periferiche ai principali nodi TEN-T dell’Europa centrale tramite l’ICT) del programma Interreg Central Europe. Alla fine di maggio, l’Autorità di Sistema Portuale guidata da Zeno D’Agostino ha presentato la nuova procedura digitale per i permessi di transito ai varchi portuali, un processo che rende lo scalo giuliano più sicuro per il controllo degli accessi ai terminal.

Obiettivo del progetto è quello di consentire agli operatori del settore di effettuare le richieste dei permessi per via informatica e alle istituzioni coinvolte di rilasciare telematicamente i relativi moduli autorizzativi al transito su territorio nazionale abbattendo i costi delle operazioni, aumentandone l’accuratezza e la tempestività. Tema caro anche all’AdSP del Mar Ligure Orientale, che già nel 2022 ha attivato una serie di progetti volti a un’integrazione tra attività svolte dall’uomo con il sostegno forte della tecnologia. Le procedure doganali denominate “Fast Corridor” sono state implementate grazie alla collaborazione con l’Agenzia delle Dogane, risultato che amplia ulteriormente le capacità di un porto prevalentemente concentrato sul trasporto container. Anche sul lato ferroviario, sono stati digitalizzati una buona parte di documenti necessari, nell’ambito di progetti europei che hanno permesso la smaterializzazione del “Manifesto treno” necessario per il viaggio dei convogli, grazie all’utilizzo del Port Community System dello scalo ligure.

E non solo, visto che l’AdSP si prepara a dotarsi di un sistema GIS (Geographic Information System, sistema informativo computerizzato che permette l’acquisizione, la visualizzazione e la presentazione di informazioni derivanti da dati geografici) per la realizzazione delle infrastrutture, in raccordo con lo sviluppo della rete 5G con un progetto di digitalizzazione della polizza assicurativa di carico al fine di rendere efficiente l’intera catena logistica. La digitalizzazione non può prescindere da un’accurata sicurezza informatica, e così balza all’occhio il dato registrato da Esri Italia e WhereTech: oltre 600 attacchi cyber contro i 400 del 2021, il cui 40% verso strutture e infrastrutture d’interesse pubblico. I dati, presentati durante un convegno a inizio giugno nella sede di Confitarma, fotografano un momento storico in cui la cybersecurity diventa necessariamente un tema fondamentale per lo sviluppo delle tecnologie a disposizione. E proprio su questo punto lavora, ad esempio, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale, che nel 2019 ha avvitato un percorso dedicato alla sicurezza ICT contro gli attacchi informatici, in partnership con Leonardo. Progetto che vale oltre 2 milioni di euro, in linea con le richieste della normativa europea Nis.

Mondo portuale che non può che integrarsi con quello industriale, e su questo assunto assume rilevanza, ad esempio, l’accordo tra Leonardo e Siemens per la nuova piattaforma di offerta integrata di sicurezza digitale dedicata alle infrastrutture industriali. L’ambito principale di intervento riguarderà la resilienza rispetto a incidenti e attacchi cyber dei sistemi di automazione e connettività che monitorano e supervisionano asset, apparati e processi delle infrastrutture critiche. I due colossi tecnologici puntano a offrire un’offerta integrata di soluzioni evolute di cybersicurezza per le tecnologie IT/OT (Information Technology/Operational Technology) dedicata alle infrastrutture industriali digitali.

Leonardo Parigi