Un comparto strategico per l’Italia

Teodoro Chiarelli

La logistica è quel complesso di attività organizzative, gestionali e operative che governano i flussi di merci e di tutte le informazioni ad esse riconducibili. Occuparsi di logistica significa pianificare e controllare i terminal e le attività di stoccaggio e gestione del magazzino, fino ad arrivare al trasporto delle merci via camion, treno, aereo o nave.

La logistica inoltre si occupa anche del corretto imballaggio delle merci e della pianificazione di tutti gli spostamenti dei colli fino al raggiungimento del punto di arrivo. In tutte queste operazioni è supportata dalla tecnologia, grazie alla quale monitora costantemente le merci generando un flusso costante di informazioni distribuite su tutta la supply chain logistica.

Un comparto complesso, strategico per un Paese come l’Italia, eppure ancora non compreso appieno al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori. Solo con l’espansionismo dei grandi gruppi dello shipping che in pochi anni hanno conquistato, grazie ai recenti enormi profitti delle attività marittime, spazi nevralgici del sistema economico, e il neo imperialismo economico della Cina che sta rivoluzionando la geopolitica mondiale, si è iniziato a comprendere la valenza strategica della logistica. Come già raccontavamo lo scorso anno, il mondo della logistica è al centro di una vera e propria rivoluzione, con le grandi compagnie armatoriali che si contendono il mercato a colpi di acquisizioni miliardarie. Un risiko in piena evoluzione, accompagnato dal posizionamento di Pechino nei gangli vitali degli snodi economici mondiali.

Ma al di là della valenza strategica, il peso di questo settore sull’economia di un Paese come l’Italia è già di per sé molto importante. Più di altre realtà che pure attirano quotidianamente l’attenzione della politica e dei media. I numeri mostrano una filiera logistica con 100 miliardi di fatturato e oltre 1,4 milioni di addetti. Il dato (aggiornato a tutto il 2021) è emerso nel corso di un convegno realizzato recentemente a Verona da Regione del Veneto, Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” del Politecnico di Milano e Assologistica. E si stima un’ulteriore crescita per il biennio 2022-2023.

Il governo, tramite i fondi del Pnrr, ha puntato risorse importanti sulla realizzazione di infrastrutture funzionali a rafforzare il ruolo della logistica nell’economia  del Paese. Vanno progettate e realizzate opere compatibili con le richieste del mercato e rispettose dei territori. Infrastrutture che, come sottolineava un’analisi di Helvetius su Shipmag, non consegnino interi pezzi della catena logistica a un unico soggetto (la  lezione del gas russo qualcosa ha insegnato), ma abbiano l’obiettivo di sostenere la crescita dell’intero cluster.