L’intermodalità al centro della strategia del Gruppo FS

Nei primi giorni di Giugno RFI, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, ha pubblicato in Gazzetta ufficiale dell’Unione europea la gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione degli interventi di raddoppio della tratta Genga – Serra San Quirico, parte della linea Orte-Falconara. La gara ha un valore di oltre 394 milioni di euro, finanziati anche con fondi PNRR. I lavori consistono nella realizzazione di una nuova linea di circa 9 chilometri in affiancamento a quella esistente, di cui oltre la metà in galleria. Il progetto prevede la realizzazione di 6 gallerie naturali, per circa 5 chilometri, e 4 viadotti. È inoltre prevista la realizzazione di una nuova stazione a Genga che rappresenterà la porta d’ingresso al Parco delle Grotte di Frasassi. Per il completamento dell’opera è stato nominato come Commissario Straordinario di Governo Vincenzo Macello, Vice Direttore Generale di RFI. Ma la notizia è solo l’ultima del piano complessivo del Gruppo FS sulla spinta verso il trasporto merci su ferro, che passa anche attraverso un rinnovo dei mezzi di trasporto: entro il 2024 per il Gruppo FS – Polo Logistica – entreranno in funzione 45 nuove locomotive di ultima generazione, dedicate al mercato nazionale e a quello europeo per raccogliere le sfide del trasporto merci e farsi trovare pronti. Più efficienti, le nuove locomotive hanno una maggiore capacità di trazione a minor dispendio energetico.

Sono 20 le unità prodotte da Alstom per Mercitalia Rail – le cosiddette Traxx Dc3 – destinate al mercato nazionale, locomotive elettriche ad alta prestazione. Innovative perché ibride, equipaggiate per effettuare l’ultimo miglio ferroviario con un cambio di alimentazione. Questo consentirà a un treno di ridurre i termini di manovra entrando direttamente in aree non elettrificate come i terminal inland e i porti. E ancora: altre 25 locomotive, modello Vectron, verranno prodotte da Siemens – le prime su un totale di 40 – che entreranno nella scuderia del Polo Logistica del Gruppo FS. Tutte, le 40 a cui se ne potranno aggiungere 25, saranno a disposizione nei prossimi anni per il traffico intermodale europeo di TXLogistik, società del Polo dedicata ai trasporti internazionali con sede in Germania. Le locomotive Siemens saranno consegnate a partire da settembre 2024 e saranno destinate al trasporto merci lungo il Corridoio Reno-Alpino.

Non solo nuovi ingressi: sono previsti 70 milioni di euro per l’adeguamento tecnologico della flotta esistente. Un investimento, quello sulla flotta, previsto dal Piano industriale del Gruppo FS, che prevede entro il 2032 per il Polo della Logistica un potenziamento attraverso l’acquisto di 400 nuove locomotive e di 3.600 carri e un investimento pari a 2 miliardi e mezzo di euro. Ma gli investimenti per favorire l’intermodalità e lo shift modale verso il ferroviario, come chiede l’Europa, non si fermano al rinnovo dei mezzi: in arco di Piano sono previsti il potenziamento e l’apertura di nuovi hub intermodali, nuove partnership per favorire un dialogo e lo scambio tra vari settori di trasporto. La manovra ferroviaria nel Porto di Ravenna sarà gestita per i prossimi 5 anni dall’Associazione Temporanea di Imprese composta dalle società Mercitalia Shunting & Terminal del Gruppo FS Italiane (Polo Logistica) e “Dinazzano Po”, e a nuova concessione ha un valore complessivo pari a 38 milioni di euro una durata di 5 anni (+ 3 di rinnovo opzionali). Il servizio, impiegherà un totale di 42 lavoratori, affiancati da personale di coordinamento e da istruttori, e un parco mezzi composto da 8 locomotive. Nel porto di Ravenna transitano già diecimila treni ogni anno.

Leonardo Parigi