Stelio Bardi Marine Technologies al servizio del settore navale 

Sei diverse Business Unit, un vasto portafoglio rappresentate, per un mercato in profondo cambiamento. Stelio Bardi Marine Technologies, realtà genovese con oltre 30 anni di esperienza alle spalle, si propone oggi come un affidabile interlocutore per la fornitura di servizi completi, che spaziano dall’impiantistica di bordo all’arredamento degli interni, inclusa la consulenza tecnica. Per capire meglio come si muove il settore anche a livello tecnologico, abbiamo chiesto ad Alessio Magliocco, Sales Manager di Stelio Bardi Marine Technologies, quanto il mondo cruise e ferry stia cambiando per restare in linea con le richieste della legislazione internazionale, in tema di impatto ambientale. “Le norme e le relative modifiche sono state già recepite attraverso un processo di adeguamento tecnologico che ha riguardato per esempio il trattamento delle acque di zavorra, il lavaggio dei fumi di scarico, o ancora l’utilizzo di combustibili a basso tenore di zolfo.

Navi più coinvolgenti e più attente all’ambiente

Alessio Magliocco, Alessio Magliocco, Sales Manager di Stelio Bardi Marine Technologies

“L’adeguamento alle nuove normative è stato accompagnato da una sempre più crescente sensibilità delle compagnie di navigazione ad operare nel rispetto dell’ambiente”. Oltre agli aspetti tecnici più basilari, la tecnologia è definitivamente “salita a bordo”, andando a toccare l’intera struttura della nave. Quanto è cambiata anche la richiesta per interni più innovativi, per avere sistemi smart e all’avanguardia, anche nel contesto di flotte dedicate al trasporto passeggeri? “Come in tutti gli ambienti e le strutture dedicate all’hospitality e allo svago, vi è una richiesta continua di nuove idee e soluzioni attrattive, volte a soddisfare le esigenze di passeggeri del mercato delle grandi navi da crociera e il mercato sempre più di tendenza delle piccole navi di lusso “expedition” che possono navigare in zone remote e molto protette, come ad esempio in Alaska e in Antartide. Non è semplice restare al passo con l’innovazione tecnologica nel suo complesso, perché le novità tecniche oggi si sovrappongono e spesso hanno fasce diverse di target. Ma come azienda lavoriamo per contribuire a rendere unica l’esperienza di bordo, compatibilmente con il contesto all’interno del quale lavoriamo”.

Ora che le navi vanno tutte verso nuovi combustibili, quali sono gli investimenti più mirati che pensate siano fondamentali in questo settore, sia per l’armamento sia per le banchine?

Per le banchine, le soluzioni sono definite, e sono in fase di studio e di realizzazione di profondi interventi volti all’elettrificazione delle banchine (Cold Ironing), in modo da permettere alle navi di spegnere i gruppi elettrogeni quando si trovano all’interno del porto azzerando l’inquinamento atmosferico. In Italia resta da risolvere però il problema del costo dell’energia elettrica necessaria per navi anche di grande stazza, che se viene acquistata dagli armatori costa circa 1,5 volte quella dell’energia autoprodotta. I porti italiani sono attualmente deficitari di strutture idonee al conferimento di acque reflue e di altre sostanze inquinanti da trattare a terra, per cui sono necessari gli interventi per avere un’intera filiera controllata e sostenibile. Per quanto riguarda i nuovi combustibili, non siamo nella posizione di indicare soluzioni, in quanto ci pare che il mercato sia ancora “disorientato” e in fase di valutazione di possibili soluzioni realistiche dal punto di vista tecnico/economico”.

Tecnologia e sicurezza

Non soltanto le strutture, ma anche molti degli approcci all’utilizzo della tecnologia e della sicurezza a bordo si stanno modificando. Significa avere standard di sicurezza più accurati, coordinati e raccolti in linee-guida nazionali e internazionali che sfruttano anche i dati rilasciati dai sensori di bordo e da strumenti come l’intelligenza artificiale, che può indicare punti critici e lacune. Ma la tecnologia, se da una parte può essere indubbiamente un vantaggio, dall’altro porta con sé l’esigenza di una costante attenzione, monitoraggio accurato e formazione professionale continua. “I sistemi di bordo “intrinsecamente sicuri” in modo da limitare al massimo possibili errori umani e Il rientro in porto in sicurezza (safe return to port), sono sempre al centro dei punti critici. Nel corso del prossimo futuro i punti di maggiore rilevanza per gli armatori, anche per il settore cruise, sono sicuramente quelli relativi alla diagnostica e al tuning degli impianti di bordo da remoto, insieme al risparmio energetico, per ottenere un minore impatto inquinante e una consistente riduzione dei costi di gestione”.

“E non solo”, prosegue ancora Magliocco, “perché si investirà molto in nuove soluzioni atte a ridurre l’inquinamento prodotto a bordo, che riguarda anche il disturbo della fauna marina generato dalle vibrazioni e dal rumore dei motori. Il punto è che la tecnica e la tecnologia oggi disponibili, se correttamente impiegate e investite, possono davvero fare la differenza con il passato. Si possono avere navi di alto livello, sul tema ambientale e tecnologico, con un approccio differente sulla costruzione e sulla gestione degli impianti. La nostra realtà oggi è impegnata al massimo proprio per questo, ovvero essere un partner unico per tutte le esigenze del settore”.

Leonardo Parigi