Sono passati esattamente dodici mesi dalla consegna dei primi 5.000 mq di Calata Paita alla città della Spezia, per la realizzazione del nuovo waterfront. Era la fine del 2021 quando venne siglato l’accordo tra LSCT (La Spezia Container Terminal), il Comune della Spezia e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, un primo passo storico per il rilascio al territorio di un’ampia fetta di spazi portuali, che verranno dedicati a una nuova fruibilità cittadina dell’area. Il progetto, oggi in via di sviluppo, prevede aree verdi e percorsi pedonali dedicati al tempo libero e ricreativo, il tutto completato con capannoni in legno a bassissimo impatto visivo, per punti di ristoro e attività culturali, e verrà implementato da un’ulteriore liberazione di 1.500 mq per consentire la costruzione del nuovo terminal crociere.
La struttura, finanziata grazie ai fondi del PNRR, non sarà l’unica novità del porto della Spezia per il mondo delle crociere. Nello scorso mese di Luglio, infatti, è stato pubblicato il bando di gara relativo alla realizzazione del nuovo molo crociere, su Calata Paita, che prevede la costruzione di un molo a forma trapezoidale di circa 16.900mq, con un costo stimato in circa 50 milioni di euro. Una volta realizzato, entro l’autunno 2024, il nuovo molo consentirà l’accosto di due navi da crociera di ultima generazione lungo i due lati di banchina, che si svilupperanno per 393 e di 339 metri. Qui troverà spazio la nuova stazione marittima crocieristica, che avrà una struttura indipendente rispetto al molo, garantendo anche un’elevata resistenza antisismica. La nuova stazione sarà realizzata dal “Spezia & Carrara Cruise Terminal”, società partecipata equamente da MSC Crociere, Costa Crociere e Royal Caribbean.
E le crociere non toccano soltanto La Spezia, perché il porto di Marina di Carrara quest’anno ha ospitato per la prima volta la Valiant Lady, la scorsa primavera. La nuova nave del gruppo Virgin Voyages ha toccato più volte il porto toscano, che ricade come competenza sotto l’Autorità di Sistema guidata da Mario Sommariva. Porto che, nel corso del 2022, ha ospitato ben 16 volte le grandi navi da crociera del gruppo Virgin e di Royal Caribbean.
Ma il 2022 è stato un anno anche di investimenti in chiave green per l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale. Come tutti i porti storici italiani, concentrati su territori cittadini, anche alla Spezia la convivenza tra grandi navi e cittadinanza può essere complessa. In un’ottica di sostenibilità ambientale e di convergenza tra le esigenze delle compagnie e del territorio, l’AdSP di via del Molo ha investito anche per rendere il più trasparente possibile l’arrivo delle navi da crociera.
Grazie infatti al software DSFE (Datach Ship Footprint Evaluator), fornito dalla Datach Technologies Srl, è possibile calcolare in tempo reale le emissioni inquinanti delle navi, seguendo e il percorso di dotazione di strumenti innovativi tesi alla riduzione degli impatti ambientali delle attività portuali sui territori circostanti, così come delineato nel Piano Operativo Triennale 2022-24. Il software agisce sulla base dei dati di posizionamento delle navi, acquisiti tramite la rete nazionale AIS delle Capitanerie di Porto, rilasciando i dati aggiornati per ogni scafo presente nel bacino portuale della Spezia.