Per chi ha vissuto nelle redazioni dei quotidiani, il problema non si è mai posto. “Titoliamo sul Salone dei record e siamo sicuri di non sbagliare”, è sempre stata la battuta prima di andare in stampa con la pagina dedicata alla chiusura del Nautico.
E in effetti, periodi di crisi a parte, il Salone ha sempre garantito, anno dopo anno, numeri in crescita: di barche esposte, di visitatori, di contratti firmati, di vip (o sedicenti vip) paparazzati fra gli stand della Foce.
“Chiude i battenti il Salone dei record”: un titolo apparso decine di volte, proprio grazie a questa tendenza, sui giornali liguri e non solo. Ci hanno pensato il Covid prima, e il conflitto in Ucraina più recentemente, a ostacolare una crescita che fino a pochi anni fa sembrava non poter essere messa in discussione. E se il Salone ha dimostrato di poter resistere con vigore all’emergenza sanitaria (nel 2020, pochi mesi dopo l’esplosione della pandemia, solo l’esposizione genovese ha sfidato il virus, guadagnandosi la fiducia dei mercati internazionali), resta da capire quanto inciderà l’assenza del pubblico russo sull’edizione 2022.
Abbiamo provato, noi di ShipMag, a chiederlo a un selezionato gruppo di imprenditori del settore. Unanime la risposta: le ricadute sul Salone saranno quasi nulle. Perché da tempo ormai la clientela russa si è spostata sui boat show di Cannes e Monaco, o ancor di più su Dubai.
Insomma: Genova, grazie alla scelta di Confindustria Nautica di rivolgersi a un target medio-alto e non esclusivamente top-luxury, si è messa al riparo da tsunami come quello provocato dall’invasione dell’Ucraina e dalle conseguenti sanzioni anti-Mosca. Sarà, dunque, un’altra edizione record, quella numero 62? Probabilmente sì, quantomeno rispetto alla tendenza degli ultimi anni. Ma, numeri a parte, non possiamo che essere d’accordo con quegli espositori – e sono tanti – che già oggi si chiedono che aspetto avrà la prossima edizione, quella del 2023, quando il nuovo Waterfront disegnato da Renzo Piano consegnerà al Salone e alla città nuovi spazi. “L’anno prossimo i canali previsti dal progetto di Piano saranno a disposizione e avremo 200 posti in più in acqua”, ha garantito il presidente di Confindustria Nautica Saverio Cecchi, forte delle promesse del sindaco Marco Bucci. Sarà sua la responsabilità di fare rispettare i tempi di realizzazione delle opere. Un fattore, quello del tempo, destinato sempre di più a fare la differenza sui mercati globali, nautica compresa.