Genova – P&O Ferries ha licenziato 800 membri del personale che lavora a bordo della navi della compagnia con effetto immediato. Alcuni marittimi dell’equipaggio stanno però sfidando gli ordini e si rifiutano di lasciare le navi per protesta.
La notizia è stata comunicata ai lavoratori su zoom. La compagnia di traghetti ha spiegato che la “difficile decisione” è stata presa per garantire il futuro dell’attività.
Il sindacato ha spiegato che i membri dell’equipaggio sarebbero stati sostituiti con “manodopera straniera”. P&O ha affermato invece che i suoi servizi non saranno operativi nei “prossimi giorni” e ha invitato i passeggeri a utilizzare altre compagnie.
P&O ha affermato che la sopravvivenza del gruppo dipendeva dal “compiere cambiamenti rapidi e significativi”.
“Allo stato attuale P&O Ferries non è un’attività redditizia. Abbiamo registrato una perdita di 100 milioni di sterline rispetto all’anno scorso, che è stata coperta dalla nostra società madre DP World. Questo non è sostenibile. Senza questi cambiamenti non c’è futuro per P&O Ferries .”
Secondo l’il sindacato, sarebbero state inviate addirittura guardie giurate su una nave attraccata al porto di Larne, nell’Irlanda del Nord, per far scendere il personale a bordo.